XIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie


La redazione


Partendo da una frase di don Tonino Bello (di cui quest’anno ricorre il 15° anniversario della morte


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1. I Cento Passi verso la Giornata della Memoria e dell’Impegno: con la collaborazione della Regione e delle Province, la Puglia sarà attraversata da una “carovana” che si fermerà su tutti i territori provinciali con il compito di animare le strade e le piazze, le sedi di associazioni e le parrocchie, i posti di lavoro e le sedi istituzionali, per far crescere il senso di una vera e propria “antimafia popolare” fatta di coinvolgimento, partecipazione e responsabilità. La carovana animerà “venti passi” in ogni provincia. Insieme con alcuni testimoni privilegiati(familiari di vittime di mafia, soci della cooperativa “Libera Terra Puglia”, magistrati, operatori sociali, forze dell’ordine, operatori economici, rappresentanti istituzionali, etc.) i Cento Passi della carovana saranno scanditi da artisti di strada, musici (interessante prevedere la partecipazione delle tradizionali bande musicali) e dovranno tenersi soprattutto nelle piazze e per le strade. Ogni tappa provinciale sarà caratterizzata da un convegno su un tema che riguarda le particolari caratteristiche che in quel territorio connotano la presenza dell’illegalità e i suoi legami più o meno diretti con la criminalità organizzata. Ove si determineranno le condizioni, saranno costituiti i “Presidi di Libera” come luoghi fisici e culturali per l’animazione del territorio e il coordinamento di quanti, singoli o associati, vogliono proseguire l’impegno per la legalità.

2. Le iniziative nella scuola: partendo dalla centralità del ruolo della scuola, da sempre la Giornata della Memoria e dell’Impegno è stata occasione preziosa per la sensibilizzazione dei  ragazzi e dei giovani. Questi i progetti educativi cui si più fare riferimento:

• Scuola elementare, media inferiore e superiore: Regoliamoci – 2° concorso nazionale in due sezioni: elementare: creazione di un gioco didattico;media inferiore e superiore: creazione di un dizionario della cittadinanza.

• Scuola elementare e media inferiore: La scuola adotta una vittima di mafia – con particolare attenzione alle vittime pugliesi.

• Scuola media superiore: Af-fare comune. Dal fare mafioso al fare antimafia. Ogni classe o scuola che sviluppa uno dei progetti sopra elencati presenta, in relazione all’attività svolta, uno slogan, il nome della vittima scelta, un’immagine, una parola, un pensiero da riportare su un asse di compensato. Le assi, chiamate “i legni della memoria e dell’impegno per la convivialità delle differenza”, saranno utilizzate per la costruzione dell’Arca di pace che accoglierà il corteo del 15 marzo che si terrà a Bari da Punta Perotti a Piazza della Libertà. Quest’attività è aperta anche alle Unità e ai Gruppi AGESCI che hanno la possibilità, entro il 31 gennaio 2008, di iscriversi all’indirizzo: bari.15marzo@libera.it. Sulle assi ogni scuola e Gruppo potrà ricordare la vittima adottato o l’impegno che ci si prende.

3.Il cammino di frate Lupo: un “pellegrinaggio” che toccherà tutte le città pugliesi nel cui territorio è ubicato un carcere, sul tema della mediazione penale e del risarcimento sociale deldanno al fine di attivare patti di cittadinanza riconciliata. Il cammino vedrà coinvolto il Ministero della Giustizia e le sue articolazioni territoriali. L’animazione sarà curata dall’Agesci, la Gifra (Gioventù francescana), la Caritas regionale, la Conferenza regionale Volontariato Giustizia e l’associazione Antigone. Un gruppo di detenuti offrirà una rappresentazione teatrale. Indispensabile sarà la presenza dei familiari delle vittime di mafia e di altre vittime di reati. Attenzione particolare verrà riservata alla condizione dei minori coinvolti nel circuito penale.L’avvio di questo cammino si è avuto il 4 ottobre ad Assisi: tra l’olio offerto dalla Puglia per lalampada votiva dei Comuni d’Italia, c’era anche l’olio di Libera Terra prodotto sulle terre liberate dalla mafia in Puglia ed è stato donato da un condannato e da un familiare di vittima di mafia, come auspicio di riconciliazione.

4. Incontriamoci al centro commerciale: in tutti i 7 centri commerciali Coop presenti in Puglia si terrà una settimana di informazione e formazione con particolare attenzione ai temi del consumo critico, dell’uso responsabile del denaro e dell’uso sociale dei beni confiscati alle mafie. L’organizzazione sarà curata coinvolgendo i soci coop. Questi incontri – trasferibili anche in località non toccate dalla rete Coop – l’iniziativa è stata pubblicizzata, a partire fin dai mesi di novembre e dicembre scorsi, con i Cestini di Libera contenenti i prodotti Libera Terra provenienti dal lavoro delle cooperative che riutilizzano socialmente i terreni confiscati alle mafie. I Cestini di Libera si possono prenotare presso gli stessi centri commerciali ove saranno allestiti specifici punti di incontro.

5.Laboratorio per un Mediterraneo della legalità e della giustizia sociale: la dimensione trans-nazionale delle mafie che ben si combina con una globalizzazione senza regole o con le regole del solo profitto, invita la Puglia a riscoprirsi sempre più “arca di pace” per un Mediterraneo che, mentre consente il viaggio di merci e di uomini, favorisce l’incontro e il dialogo fra culture, religioni, economie e promuove nuove rotte per i diritti e i doveri. Le modalità concrete saranno individuate con l’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. Iltema sarà affrontato nel percorso del Treno della Memoria che vede coinvolti giovani da tutta l’Europa e interesserà anche realtà giovanili degli altri paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Circa 300 giovani si incontreranno a Bari il 15 marzo in assemblea per elaborare un documento programmatico che ponga al centro il Mediterraneo come via e spazio di nuova convivialità tra il sud, il nord, l’est e l’ovest del mondo e la Puglia come laboratorio e “base logistica” per la costruzione di nuove relazioni improntate alla legalità ed alla solidarietà, così che tutti possanodichiarare che il Mediterraneo è mare nostrum. Il documento, che sancisce l’impegno della società civile per la costruzione partecipata e dal basso di nuovi bacini di legalità, saràconsegnato a tutti i governi dei paesi sottoscrittori della Convenzione di Palermo (Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, firmata a Palermo nel2000). Frutto di questo impegno potrebbe essere l’istituzione a Bari del Laboratorio mediterraneo permanente per la legalità e la giustizia sociale.

 

Per info: www.liberapuglia.it

info@liberapuglia.it 

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