World Social Forum 2008: 26 gennaio, oltre 110 città impegnate nella giornata d’azione in tutto il mondo


La redazione


Milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti, movimenti, sindacati di tanti Paesi del mondo si mobiliteranno il 26 gennaio, per la Giornata d’azione del Forum Sociale Mondiale 2008, negli stessi giorni in cui a Davos si riuniscono i “pochi eletti” del World Economic Forum.


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World Social Forum 2008: 26 gennaio, oltre 110 città impegnate nella giornata d'azione in tutto il mondo

Non un solo Forum, ma centinaia di eventi delocalizzati, per allargare la partecipazione e dare voce, grazie alle tecnologie più avanzate, alle esperienze di resistenza e di alternativa nel Nord e nel Sud del Mondo.
Milioni di donne e uomini, organizzazioni, reti, movimenti, sindacati di tanti Paesi del mondo si mobiliteranno il 26 gennaio, per la Giornata d’azione del Forum Sociale Mondiale 2008, negli stessi giorni in cui a Davos si riuniscono i “pochi eletti” del World Economic Forum.

Chi?
La Chiamata globale all'azione chiede ai movimenti sociali e alla società civile di tutto il mondo di mobilitarsi insieme per una settimana che culmina il 26 Gennaio 2008.
La Chiamata è nata dal Forum Sociale Mondiale ed è stata lanciata nel Giugno 2007 a Berlino da molti network internazionali.
L'appello è promosso da tutte le organizzazioni e i movimenti a livello mondiale, nazionale e locale che fanno riferimento alla Carta dei Principi del Forum sociale mondiale.

Cosa e perché?

Ogni gruppo auto-organizzato di movimenti, associazioni, reti, decide indipendentemente come organizzare la propria iniziativa pubblica e quali temi, forme e collegamenti internazionali adottare con altre azioni.
Per questo potete presentare un'azione in questo sito e utilizzare lo spazio di azione associato per la mobilitazione.

Perché una giornata mondiale di azione?


Dalla nascita del movimento Zapatista nel 1995 e le manifestazioni a Seattle nel 1999, è sorta un'alleanza mondiale di movimenti contro la globalizzazione neoliberista, la guerra, il patriarcato, il razzismo, il colonialismo e i disastri ambientali causati dall'uomo.

Nella prima fase, il movimento si impegnò in una grande mobilitazione internazionale, come quella a Genova contro il G8 o a Cancan contro il WTO.
L’enorme mobilitazione e dimostrazione contro la guerra in Iraq il 15 febbraio 2003 fu l’apice di questa fase.

Durante gli anni passati i movimenti crebbero enormemente e furono radicati in lotte nazionali e realtà locali. In ogni parte del mondo, nascevano mobilitazioni in diversi campi: studenteschi, lavoratori, povertà e violenza contro le donne, ambiente e cambiamenti climatici, popoli indigeni e diritti dei migranti ecc.

La sfida principale per tutti noi, oggi, è legare lotte locali e nazionali agli obiettivi di tutto il mondo, per dare maggiore forza alle nostre lotte, alternative e campagne ed allargare le nostre alleanze.

Questo è l’obiettivo della Giornata Globale di Azione del 2008: agire localmente per cambiare globalmente! Dare risalto alle nostre lotte locali attraverso una giornata di azione comune!

Perché adesso e Perché il 26 Gennaio 2008?


L'idea di una giornata di azione globale non è nuova. Negli ultimi anni vi sono stati molti tentativi di mettere in piedi una giornata di azione che potesse diventare un momento di riferimento per il nuovo "movimento dei movimenti", in analogia al 1° Maggio per il movimento dei lavoratori o l'8 Marzo per la giornata delle donne. Dal 2001, il Forum Social Mondiale è diventato lo spazio principale in cui tutti questi movimenti si incontrano e costruiscono alleanze.

Il WSF non è un evento. E’ un processo , che vive in Forum locali, nazionali, regionali e tematici, nelle molte lotte, campagne, alternative per un altro mondo che si stanno sviluppando in tutto il Pianeta.

La decisione di tenere il prossimo WSF nel 2009, due anni dopo l’ultimo Wsf in Nairobi, aiuta ad emergere l’dea di una mobilitazione globale in tutto il mondo.

La data del 26 gennaio 2008 arriva con la scelta di organizzare un Giornata di Azione Globale nello stesso periodo del Summit di Davos, per mantenere il confronto con questa importante elite neo-liberale lì presente e lasciare libero lo spirito del Wsf che ebbe sempre comunque luogo a gennaio.

Dopo questa Giornata, verrà fatta una valutazione per decidere o meno le date di ulteriori eventi e mobilitazioni.

Come?

Come utilizzare questo sito e coinvolgersi attivamente
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L’ABC delle MOBILITAZIONI

In AFGHANISTAN il 26 gennaio si apre a Kabul una grande conferenza della società civile afghana, la cui organizzazione è curata dalla ong italiana Peacewaves. La conferenza vedrà la partecipazione di centinaia di rappresentanti delle organizzazioni afghane, e si concluderà il 28 gennaio. In ALGERIA incontro magrebino su “l’altermondialismo: mito e realtà”ad Algeri, meeting di poesia popolare ad Aulef, in ARGENTINA, convegni a Buenos Aires, In AUSTRIA, un Carnevale di solidarietà a Vienna e una conferenza a Linz, in BANGLADESH marcia popolare a Dhaka per il diritto alla casa dopo i recenti uragani, in BELGIO un tour guidato all’ “Altra Bruxelles” e una settimana di mobilitazioni, con attività interattive e videoconferenze, in BRASILE, un corteo di carnevale a Belem, un grande concerto a Rio ed azioni a Sao Paulo, Brasilia, Curitiba, Natal, Belo Horizonte, Goiania, Pelotas e Pontal do Paranapanema. Iniziative in CAMERUN, in CANADA sono mobilitate le organizzazioni del Quebec. Iniziative si stanno organizzando nella Repubblica CECA, a Praga mobilitazione contro le basi straniere, azioni dirette nelle CANARIE, in CILE mobilitazione a Santiago, in COLOMBIA grande concerto a Bogota, in CONGO celebrazioni dei social forum locali, una delle quali a Kinshasa. Fitto programma in COREA DEL SUD, con una settimana di iniziative “per un mondo senza povertà, guerra e discriminazioni”. Azioni in COSTA D’AVORIO, inCOSTARICA iniziative a San Jose, a CUBA , all’Avana, iniziative di lancio della IV Assemblea generale dei popoli caraibici e in EL SALVADOR, a san SALVADOR la celebrazione nazionale della giornata. Altre iniziative di lotta in EGITTO,accampamento popolare il 24 e 25 gennaio e mobilitazione il 26 a Manila nelle FILIPPINE organizzato dalla Stop War Coalition, in FINLANDIA azioni e speaker corners a Helsinki fin dal 21. In FRANCIA grande mobilitazione a Parigi, con al centro una giornata studio alla quale parteciperanno, tra gli altri, Samir Amin, Walden Bello, Bernard Cassen, François Houtart, Gus Massiah, Riccardo Petrella, Emir Sader, e attività in molte altre città (Lione, Nizza, Rennes, Auxer, Aix-En-Provence, Grenoble, Bigorre, Tolosa, Nantes, Ivry…), in GERMANIA iniziative a Francoforte, seminario a Wuppertal, a Stoccarda fiera all’aperto collegata al Wsf, in GRECIA iniziativa ad Atene. In GIAPPONE si protesta a Hokkaido contro il G8 che sarà a breve ospitato nel Paese, a Tokio iniziative nelle periferie. In GRAN BRETAGNA a Londra azioni dirette contro la nuova centrale a carbone. In GUATEMALA cerimonia Maya alle 4 del mattino e dalle 9 in poi conferenza stampa, fiera del commercio equo, dibattiti e musica a Guatemala City. Ad HAITI conferenza stampa il 18 e attività di informazione per tutta la settimana, in INDIA protesta di contadini indebitati nel Maharashtra, a Mumbai parata di barche, proiezione di film, meeting sulla democrazia e tante altre iniziative dal 19 al 26 gennaio, a Chennai marcia delle donne che, munite di piumini, simboleggeranno la loro volontà di “pulire il sistema”. In INDONESIA saranno i piccoli contadini e i popoli indigeni i protagonisti delle azioni, rispondendo all’appello di Via Campesina. In IRAQ l’ Hiwar Centre di Erbil sta coordinando azioni che si terranno a Erbil, Dohuk, Suleymania e altre città del Kurdistan iracheno, tra le quali un dialogo pubblico tra attivisti e protagonisti politici laici e religiosi, l’Iraqi non violent movement organizzerà azioni in città del centro e del sud del paese, la Lega delle Donne Irachene organizzerà un’iniziativa a Najaf, a Samawa City ogni ragazzo sostituirà la sua pistola giocattolo con un palloncino, Veen Organization a Mosol promuoverà un seminario sui diritti dell’infanzia, L’Unione della Gioventù democratica e l’Unione degli studenti del Kurdistan organizza letture di poesie in cinque città, a Bagdad un gruppo di intellettuali promuoverà sulla stampa locale la diffusione del dossier Wsf. In KENYA il Kenya Social Forum che ha ospitato l’edizione del WSF 2007 ospiterà attività di mobilitazione. In LIBANO si aprirà il 26 gennaio il Beirut International Resistance Social Forum. Mobilitazioni in MAROCCO, a Bouznika iniziative con esponenti del Manifeste Euro-Africain. InMAURITANIA, dopo il divieto del governo a celebrare il Maghreb Social Forum, dibattito a Nouadhibou sulla cittadinanza e a Nouakchott l’incontro “.For a People's Magreby Citizens Assembly”. In MEXICO grandi mobilitazioni, come la Marcia del grano e il Mexico Social Forum, che coincideranno con il summit dei Capi di Stato dell’America Latina, e letture, concerti, teatro e danza. Mobilitazioni anche in MOZAMBICO, in NIGER, in PAKISTAN eventi e dibattiti, in PALESTINA il National Committee for the Commemoration of the Nakba e la campagna popolare Palestinian grassroots Anti-Apartheid Wall Campaign, in collaborazione con al-Mubadara (Palestinian National Initiative), stanno programmando azioni simboliche lungo il Muro e Another Voice Campaign denuncerà a Ramallah il massacro del popolo palestinese che continua a causa dell’assedio. Eventi in PORTOGALLO, in ROMANIA a Rimnicu-Vilcea simposio europeo, in RUSSIA l’Union of Coordinating Councils of Russia organizza varie azioni con lo slogan “Per i diritti civili e la giustizia sociale”. In SPAGNA a Madrid performance e dibattiti, meeting dei movimenti sociali in Andalusia, marcia a Cordova, primo Forum Social Catalano a Barcellona, in Galizia assemblea dei Movimenti Sociali. Azioni in SENEGAL, in SRI LANKA iniziativa a Colombo il 26, inSVEZIA iniziative sul commercio equo e solidale, proiezione di corti e musica no-stop a Malmoe, a Stoccolma il 26 seminari, dibattiti con politici e attivisti, festa la sera. In SVIZZERA si celebra il contro-World Economic Forum “The Other Davos” a Zurigo, a Ginevra dal 24 al 26 la seconda Solidarity Crusade. Iniziative in SUD AFRICA, in THAILANDIA, in TOGO. InTURCHIA mobilitazioni a Istanbul, Ankara, Izmir. Negli USA ad Atlanta, la Poor People’s Caravan in giro per le strade, e aNew Orleans con azioni simboliche gli sfollati dall’uragano Katrina invocheranno il Right to Return con la voce dei superstiti, oltre a mobilitazioni e spettacoli a New York, a Washington, a San Francisco e nelle principali città. Azioni al confine col Messico contro il “Muro della morte”, nel Vermont e in Indiana. Incontri e azioni anche in SIBERIA e UZBEKISTAN.
In ITALIA sono previste numerose iniziative contro la guerra, per il disarmo, contro il razzismo e la xenofobia, sui temi del lavoro, dei diritti, dell’ambiente e dell’altra economia, che in molti casi si collegheranno alle principali vertenze aperte sul territorio. Molte le organizzazioni e le reti italiane impegnate.
Ad AOSTA dal 23 al 26 gennaio al via l’ Espace populaire, con esposizioni, incontri e dibattiti, mentre da negozi e balconi tornerà a sventolare la bandiera della pace. A TRENTO il 25 e 26 si celebrerà l’evento “Ambiente e Pace, due emergenze planetarie” organizzato dall’Arci e altre iniziative si terranno a NOMI e CLES. A VERONA il 19 la settimana verrà anticipata dall’evento “Verona Città Aperta si incontra sulla Costituzione”, mentre a GENOVA il 25 ci sarà il lancio della campagna “Un mondo senza atomiche” e a IMPERIA la prima soirée di “Teatro civile”.
Arci Torino e Arci Terni stanno organizzando a TORINO un concerto in memoria degli operai morti allaThyssen Krupp, mentre a COLLEGNO, organizzato dall’Arci locale e dalla Fiom-Cgil, verrà proiettato un documentario sul tema della sicurezza sul lavoro, a cui seguirà un dibattito. A MILANO serata di solidarietà a sostegno del movimento brasiliano deiSem Terra, a PRATO iniziativa per i diritti dei diversamente abili, a MACERATA per i diritti dei Mapuches, a VASTO proiezione di corti sul tema della precarietà, a LANCIANO “No war festival”, a CRISPIANO “Vivere e fare associazionismo a cristiano”, iniziative a L’AQUILA, SULMONA, LUCA DEI MARSI E RAIANO in Abruzzo.
Il Patto permanente contro la guerra sta organizzando iniziative in diverse regioni sulla base di un appello dal titolo “Giornata nazionale contro la guerra e i suoi strumenti sui nostri territori”.
Si terrà un presidio alla base militare di Ghedi (BRESCIA) contro la presenza di bombe atomiche
Il Movimento antagonista toscano, la Confederazione Cobas e altri organizzeranno il 26 a FIRENZE una manifestazione sul processo in corso contro attivisti dei movimenti.
Action for peace organizza dal 22 al 26 gennaio incontri in 6 città italiane con pacifisti israeliani e palestinesi. Gli attivisti non violenti della RETE LILLIPUT daranno vita ad azioni simboliche per la pace e il disarmo.
A Lanciano (CHIETI) il 26, promosso da varie organizzazioni locali, si terrà il No War Festival.
A ROMA tra il 23 e il 26 gennaio incontri promossi da Upter e altre organizzazioni, inclusa una serata danzante. Sempre a ROMA, la Città dell’Altreconomia – la prima città nella città del commercio equo, del biologico, del riciclo e delle economie sociali – ospiterà un evento organizzato dalle realtà dell’economia solidale Fair e Liberomondo insieme a Reorient, CRBM e Crocevia, in contemporanea ad analoghe iniziative promosse da Thanapara Project in Bangladesh, Asha Handicrafts a Mumbai, India, Rais network a Città del Guatemala, Kwanza a Dar es Salaam, in Tanzania ed a Korogocho a Nairobi, in Kenya. Sempre a ROMA il 24 seminario organizzato da Focsiv in collaborazione con Associazione italiana Ong.
A FIRENZE, nella serata del 26, una festa ricorderà l’esperienza del Forum Sociale Europeo 2002.
Tantissime altre iniziative sono in cantiere. L’elenco completo, aggiornato quotidianamente, sul sito www.wsf2008.net.
Le mobilitazioni proseguiranno anche dopo la giornata globale d’azione. Il 2 febbraio movimenti e associazioni promuoveranno a Cosenza una manifestazione nazionale, in occasione delle sentenze sui processi in corso.


Altre RETI:

AMARC, Associazione mondiale delle radio comunitarie, coprirà le iniziative cercando di offrire a quante più possibili una copertura online. IPS come ogni anno racconterà le storie dai social forum delocalizzati su TerraViva online e la rete IPS.CARITAS INTERNATIONAL, come HABITAT INTERNATIONAL COALITION, HEMISPHERIC SOCIAL ALLIANCE, PEOPLE’S HEALTH MOVEMENT, IFAT, l’organizzazione mondiale delle realtà di commercio equo e l’ INTERNATIONAL TRADE UNIONS CONFEDERATION (ITUC) hanno fatto appello ai propri membri chiamandoli ad attivarsi. Lo ha fatto anche il SOCIAL MOVEMENTS NETWORK, la federazione internazionale TERRE DES HOMMES per i diritti dei bambini, VIA CAMPESINA, presente in 56 Paesi, per quelli dei piccoli produttori agricoli contro le multinazionali, la MARCIA MONDIALE DELLE DONNE con 17 Paesi mobilitati e un proprio blog http://www.wmw-action26january.blogspot.com/, ilFORUM OF LOCAL AUTHORITIES lancerà un appello per raccogliere video sulle iniziative del 26, INTERNATIONAL COUNCIL FOR ADULT EDUCATION ha lanciato un appello alla mobilitazione.

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