Verso le nuove mete del millennio


Emanuele Giordana


Consultazione finale di sintesi del Dialogo “Localizzazione” della futura Agenda di sviluppo 2015/2030 le cui raccomandazioni saranno un contributo al rapporto che il Segretario Generale dell’ONU presenterà alla prossima Assemblea Generale.


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LA LOCALIZZAZIONE NELL’AGENDA POST 2015 PER I NUOVI OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE (SDG)

 Consultazione finale  di sintesi del Dialogo  “Localizzazione”

della futura Agenda di sviluppo 2015/2030 le cui raccomandazioni saranno un contributo al  rapporto che il  Segretario Generale dell’ONU

presenterà alla prossima Assemblea Generale.

Città, cittadini, enti locali,  imprese e associazioni della società civile  per definire la nuova risposta globale a vecchie e nuove crisi del pianeta

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Il 14 e 15 ottobre, ospiti dell’Italia, della città di Torino e del sindaco Piero Fassino, i rappresentanti di tredici Paesi discuteranno le rispettive proposte sulla migliore applicazione della futura Agenda Globale di Sviluppo Sostenibile per dare risposte alle crisi del pianeta. Le conclusioni dell’evento saranno un contributo per definire gli  Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) per il 2015-2030, che dovranno infatti essere  adottati dall’Assemblea Generale dell’Onu nel  Settembre 2015. Gli SDG, guardano a uno sviluppo sostenibile per tutti i cittadini del Sud e del Nord del mondo e cercano strategie comuni per dare risposte a sfide di comune interesse.

Il processo e i temi

L’ UN Development Group (UNDG), con l’obbiettivo di definire non solo cosa ma anche in che modo, ha lanciato nel 2014  sei  “dialoghi nazionali”: Localizzazione (il tema in discussione a Torino), Trasparenza e responsabilità, Partnership con la società civile, Ruolo del settore privato, Efficacia delle istituzioni, Cultura. A questo processo hanno partecipato rappresentanti della società civile, settore privato, e in particolare reti di istituzioni territoriali, municipali, intermedi e regionali di 13 paesi di Europa Asia, Africa e America latina .

Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat), e la  Global Taskforce of Local and Regional Governments for the Post-2015 Development Agenda, hanno coordinato la realizzazione del Dialogo “localizzazione”, che focalizza  il ruolo del territorio nella futura  agenda globale.

La relazione finale della consultazione sulla Localizzazione sarà un contributo  al Segretario Generale delle Nazioni Unite per il rapporto di sintesi finale che presenterà all’Assemblea Generale a Novembre 2014 e che servirà come base per i negoziati finali tra gli Stati . I futuri obiettivi di sviluppo sostenibili saranno poi approvati e presentati dall’Assemblea Generale dell’ONU a settembre del prossimo anno

Gli obiettivi dell’incontro di Torino: i cittadini al centro

L’obiettivo finale della Consultazione ad alto livello di Torino sulla Localizzazione dell’Agenda post 2015 è quello di  sintetizzare  le raccomandazioni condivise da attori locali, territoriali, nazionali, regionali e globali che nei 13 Paesi hanno discusso su come meglio far passare dalla carta all’azione gli impegni della futura agenda di sviluppo. L’evento intende anche amplificare e valorizzare le voci dell’ambito locale (governi locali, organizzazioni della società civile, settore privato, ecc), prestando particolare attenzione all’inclusione di gruppi tradizionalmente assenti nei processi di negoziazione formale .. Col termine localizzazione si intende infatti sottolineare il ruolo determinante della dimensione  territoriale nelle   agende nazionali e globali.  Il territorio come patrimonio  di  storia, identità e tradizioni, come insieme delle  reti – istituzionali, sociali, economiche – che lo compongono, costituisce il grande  potenziale non solo in termini di risorsa ma anche  di innovazione tecnologica e sociale. Questo grande potenziale, che si tratti di regione, area metropolitana  o di un  piccolo comune, si materializza  in funzione di quanto sia  in grado di  proiettarsi e interagire con la dimensione nazionale e globale. La capacità di mettere in relazione queste tre dimensioni  (locale, nazionale, internazionale) è una sfida che non è nata oggi ma che oggi acquista una valenza quotidiana, pragmatica, ineluttabile ed ineludibile.

Fonte: www.lettera22.it

 

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