Verità e giustizia per Ilaria Alpi, Miran Hrovatin e Omar Hashi Hassan
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Questa mattina sit-in a Perugia per chiedere verità sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. E che Omar Hashi Hassan sia definitivamente prosciolto dopo 16 anni di ingiusta detenzione.
Presidio, questa mattina, organizzato da Articolo 21 e Tavola della Pace, con l'adesione dell'Ordine dei giornalisti, Asu e Fnsi, davanti alla Corte d'appello di Perugia dove si sta svolgendo una nuova udienza del processo di revisione a Hasci Omar Hassan, unico condannato per l'uccisione della giornalista del Tg3 e dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuta a Mogadisco il 20 marzo del 1994.
Con in mano la bandiera arcobaleno della pace i partecipanti al presidio hanno mostrato dei cartelli con scritto: 'Hasci Omar Hassan innocente', '#veritaegiustizia per Ilaria Alpi' e 'Assassinio Alpi-Hrovatin basta menzogne e depistaggi'.
"Siamo qui per chiedere verità e giustizia anche per chi giornalista non è – ha detto Giuseppe Giulietti, presidente della Fnsi – e per far capire che i giornalisti non guardano solo a se stessi. Qui c'è un cittadino somalo, accusato di assassinio, quasi sicuramente innocente ma che è stato anni e anni in carcere. La richiesta è che a questo cittadino sia restituita la libertà e questa è anche la condizione perché si possa riaprire il processo per individuare mandanti ed esecutori dell'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e i depistatori che hanno impedito in ogni modo che si arrivasse ad accertare la verità. Sono passati 22 anni e penso che i giornalisti italiani non possono dimenticare chi è morto facendo il mestiere di cronista, e debbano continuare a tenere desta la memoria per ottenere verità giustizia oggi per Ilaria e Miran ma anche per altri casi dimenticati. È una richiesta di non cancellare la memoria soprattutto nei confronti di chi ha perso la vita cercando di garantire la libertà di informazione".
"I depistaggi, le verità di comodo e i testimoni compiacenti messi in campo fin da quel 20 marzo 1994 – spiegano gli organizzatori del presidio – ci hanno convinto a tener accesa a qualsiasi costo la luce su questo assassinio e sulle indagini riaperte da un anno a questa parte, grazie all'insistenza di una redazione giornalistica cocciuta e alla bravura di una cronista come Chiara Cazzaniga.
In base alle prove e alle testimonianze fin qui ascoltate, Omar Hashi Hassan deve essere definitivamente prosciolto e lo Stato italiano deve scusarsi con lui per la gravissima ingiustizia che ha subito.
Ma saremo a Perugia anche e soprattutto per pretendere che le indagini, riaperte anche presso la procura di Roma, vadano questa volta fino in fondo". "Siamo qui per chiedere giustizia e sostenere Hassan – ha sottolineato Flavio Lotti, della Tavola della pace -, una persona che per anni è stata incarcerata a causa di un depistaggio e a causa di coloro che non volevano farci sapere come erano andate realmente le cose e perché sono stati uccisi Ilaria e Miran, una giornalista e un operatore che evidentemente avevano scoperto qualcosa di scomodo".