Valle del Giordano, allarme colonie israeliane


Marta Fortunato - nena-news.globalist.it


E’ uscito il nuovo rapporto di Oxfam sull’impatto degli insediamenti israeliani nella Valle del Giordano. Nell’area è appena cominciata la costruzione di una nuova colonia.


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Valle del Giordano, allarme colonie israeliane

Le comunità palestinesi della Valle del Giordano sono in pericolo a causa delle politiche israeliane di espansione delle colonie e di demolizione delle strutture abitative palestinesi. A denunciare le continue violazioni del diritto internazionale da parte dello stato di Israele, è il nuovo rapporto di Oxfam pubblicato il 5 luglio 2012 dal titolo "Al limite: gli insediamenti israeliani e il loro impatto sui palestinesi nella Valle del Giordano".

I palestinesi che vivono in questa zona – che rappresenta quasi il 30% della Cisgiordania – hanno accesso solo al 6% dell'area mentre i coloni israeliani, che costituiscono solo il 13% della popolazione della Valle del Giordano, controllano più dell'86% della zona. A differenza del resto della Cisgiordania, dove le colonie israeliane sono densamente popolate, la caratteristica degli insediamenti nella Valle del Giordano è che sono delle vere e proprie industrie agricole con un'area residenziale ridotta al minimo. E' dalle enormi serre e dai campi coltivati con verdure, frutta e palme da dattero che provengono i maggiori guadagni che Israele ricava dalle esportazioni di prodotti agricoli. Basti pensare che il 40% delle esportazioni mondiali di datteri vengono dalla Valle del Giordano.

Ed anche la popolazione palestinese, derubata delle terre agricole e delle risorse idriche, si è trovata costretta a dover lavorare negli insediamenti della Valle con guadagni fino a tre volte inferiori allo stipendio minimo israeliano. Dal 1967 infatti Israele ha cominciato a confiscare la terra alla popolazione palestinese, per scopi militari, tramite la Legge degli Assenti e tramite la creazione di riserve e parchi naturali. Accanto al furto di terre, Israele ha cominciato a controllare le risorse idriche dell'area – una delle zone più ricche di acqua di tutta la Cisgiordania – lasciando ai palestinesi un accesso non sufficiente all'acqua. Ciò ha provocato una drastica diminuzione delle terre agricole a disposizione degli abitanti palestinesi della Valle del Giordano, un forte aumento della povertà e di conseguenza la popolazione locale è stata costretta a trasferirsi verso altre aree della Cisgiordania.

Una delle cause principali di questo fenomeno, in preoccupante aumento negli ultimi mesi, è l'espansione delle colonie israeliane. Ed è di giovedì 13 luglio la notizia che alcuni coloni israeliani hanno preso il controllo di una vecchia base militare israeliana collocata vicino alla comunità palestinese di al-Jiftlik nella Valle del Giordano ed hanno cominciato a ristrutturarla. "Presto diventerà una nuova colonia nel cuore della Valle e verrà gestita dai Bnei Havoshanim, un'organizzazione giovanile che cerca unire nel progetto di colonizzazione della nostra terra tutti quei giovani israeliani che hanno avuto problemi di droga ed alcol" ha dichiarato Fathy Khadirat, coordinatore del comitato popolare della Valle del Giordano – "Prima del 1967 questo luogo era una base militare giordana, e successivamente nell'area sono andati a vivere circa 10 mila rifugiati palestinesi". Da quando il campo profughi è stato distrutto, è sorta Abu al-Ajaj, la comunità agricola di Al-Jiftlik, che fino a qualche anno fa basava la propria sussistenza sulla pastorizia e sull'agricoltura.

Tuttavia negli ultimi otto anni la politica israeliana di costruzione ed espansione delle colonie e di confisca delle terre ha colpito questa piccola comunità nel cuore della Valle del Giordano. I coloni del vicino insediamento di Mass'ua hanno man mano assunto il controllo di un'area agricola sempre maggiore. Ed ora gli abitanti palestinesi si trovano schiacciati tra l'area residenziale e le terre agricole della colonia. "Il progetto dello stato di Israele è chiaro e ben visibile" ha concluso Fathy – Trasferire tutta la popolazione palestinese della Valle del Giordano verso altre aree della Cisgiordania ed annettere questa zona che per Israele è fondamentale dal punto di vista della sicurezza, dell'agricoltura e delle risorse idriche".

Marta Fortunato

Fonte: www.nena-news.globalist.it

16 luglio 2012

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