Ue, nuove sanzioni contro l’Iran bloccate le attività della banca Melli


Repubblica.it


Bruxelles decide restrizioni contro il potente istituto di credito, accusato di appoggiare le attività illecite del regime. Banditi anche alcuni diplomatici e funzionari governativi. E un collaboratore di Ahmadinejad denuncia: "Lo volevano uccidere a Roma".


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Ue, nuove sanzioni contro l'Iran bloccate le attività della banca Melli

BRUXELLES – Stretta della Ue sull'Iran. Oggi infatti l'Unione ha approvato oggi un nuovo pacchetto di sanzioni contro Teheran, che continua a non cedere sul suo programma di arricchimento dell'uranio (come gli chiede l'Onu). E dunque, da domani, saranno bloccate tutte le attività delle filiali europee – a Parigi, Londra, Amburgo – della grande banca iraniana Melli, e sarà estesa la lista dei diplomatici e consulenti che non potranno più viaggiare nei paesi comunitari. "Saranno alti funzionari ma nessun leader politico – spiegano fonti di Bruxelles – perchè vogliamo assicurarci che il dialogo con la politica continui".

Nel mirino, però, c'è soprattutto la banca Melli. Attraverso la quale, secondo gli esperti, passano sia tuttto il finziamento iraniano per Hezbollah, sia i canali finanziari con cui il presidente Mahmoud Ahmadinejad si procura tecnologia proibita. Ma secondo fonti di intelligence attraverso la Melli passano anche molte delle attività finanziarie dell'industria italiana in Iran, dal settore energetico alla vendita di macchinari per i progetti di ingegneria civile.

Le nuove misure – si apprende da fonti europee – sono frutto di un "forte impulso diplomatico", rientrano nel quadro legale stabilito dall'ultima risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu ed entraranno in vigore domani mattina, cioè quando saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Ue. A spingere l'Unione a un atteggiamento più severo verso Teheran, è la decisione di non cooperare al programma proposto dal gruppo di contatto 5+1 (membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu più la Germania), opposto dall'Iran dieci giorni fa.

Sempre oggi, uno stretto collaboratore di Ahmadinejad ha denunciato un complotto per uccidere il presidente iraniano durante la sua visita a Roma, il 3 giugno scorso, per il vertice della Fao. Ali Zabihi, consigliere del presidente per le Risorse umane, citato dal sito di notizie Tabnak, ha affermato che un progetto era stato pianificato anche per "sequestrare il presidente" durante la sua visita a Bagdad, nel marzo scorso; e un altro, appunto, per "assassinarlo durante il vertice della Fao" all'inizio di questo mese a Roma. "Entrambi i complotti sono stati vanificati per il volere di Dio", ha dichiarato Zabihi. Aggiungendo che il mandante era il presidente americano George W. Bush.

Fonte: Repubblica.it

23 giugno 2008

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