Tutti in piazza contro la guerra di Erdogan
il Manifesto
Rojava. L’appello alla mobilitazione internazionale per sabato 12 ottobre. Già numerose le iniziative di solidarietà nelle città italiane.
La reazione all’inziativa militare di Erdogan nel Rojava, denominata Peace Spring, ha già travalicato i confini territoriali, grazie al lavoro delle associazioni della diaspora curda e dei tanti comitati di solidarietà in tutto il mondo.
Il Rojava Solidarity Committee Europe in una nota indice una giornata mondiale di protesta, sabato 12 ottobre, contro «l’invasione turca e la pulizia etnica dei curdi nel nord della Siria».
«Fin dall’istituzione dell’autonomia democratica curda nella Siria settentrionale e orientale (DASA), il confine tra Turchia e Siria settentrionale e orientale è stato molto sicuro e nessuna azione armata contro la Turchia ha avuto origine da questo territorio» si legge nel comunicato che non manca di criticare apertamente la svolta improvvisa dell’’amministrazione Trump. «Più di 11.000 uomini e donne delle forze di sicurezza della Siria settentrionale e orientale hanno dato la vita per liberare questa regione dall’Isis» prosegue la nota.
Per il 12 ottobre, a concludere, un invito alla società civile a manifestare contro l’inziativa bellica di Erdogan.
La chiamata è stata già accolta in molte città europee, dove cortei e sit-in contro la guerra sono stati convocati per la giornata di sabato.
Anche in Italia tante le azioni di solidarietà e le espressioni di preoccupazione per la popolazione curda, come quella di Giorgio Beretta, analista per la Rete Italiana per il Disarmo: «È giunto il momento che anche il Parlamento faccia sentire la propria voce chiedendo lo stop alle forniture di sistemi militari di produzione italiana fino a che la situazione non sarà chiarita. L’appartenenza della Turchia alla Nato non può costituire un alibi».
Questa mattina nella sala stampa della Camera dei deputati è in corso una conferenza stampa nella quale interverrà tra gli altri Dalbr Jomma Issa, la comandante delle YPJ che ha guidato le operazioni che hanno portato alla liberazione di Raqqa dalle milizie Isis, nel 2017.
Ieri si sono svolti presidi di solidarietà a Roma, Padova, Parma e un’assemblea pubblica a Pisa. Oggi è prevista una manifestazione a Firenze sotto il consolato americano. Mentre domani sono previste iniziative a Catania, Genova, Mantova e Modena.
Saranno comunicate nel corso delle prossime ore le manifestazioni che si terranno in molte città italiane ed europee sabato 12 ottobre.
Gli aggiornamenti in tempo reale sul calendario delle proteste in Italia sono consultabili sul sito retekurdistan.it e sulle pagine social di Rete Kurdistan Italia.
Il Manifesto
10 ottobre 2019