Contro tutti i muri della vergogna!
La redazione
Sabato 9 novembre la prima Giornata nazionale di mobilitazione contro i muri della vergogna
A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino
9 novembre 2019
Prima Giornata nazionale di mobilitazione contro i muri della vergogna
Trent’anni fa, il 9 novembre 1989, cadeva il Muro di Berlino, il “muro della vergogna”, per 28 anni simbolo funesto della Guerra Fredda e della divisione dell’Europa e del mondo. E fu una grande festa.
Trent’anni dopo i Muri sono dappertutto. Tra le persone, i quartieri, i paesi e i popoli. I più vergognosi separano i ricchi dai poveri. I più impenetrabili si moltiplicano nelle menti e nei cuori. Sono muri diversi, visibili e invisibili. Ma la loro relazione è intima. Gli uni edificano e s’intrecciano con gli altri. Fino a diventare uno dei problemi più grandi dei nostri giorni.
Per questo, la Tavola della pace insieme a numerose associazioni, gruppi, persone, scuole e Comuni ha deciso di promuovere, sabato 9 novembre, la prima giornata nazionale di mobilitazione contro tutti i muri. Contro i muri di cemento armato e filo spinato ma anche contro i muri della povertà e delle disuguaglianze, i muri dell’indifferenza e del pregiudizio, i muri mediatici, i muri dell’odio e dell’intolleranza.
Quel giorno, in oltre cento città, scuole e istituzioni italiane, ci saranno incontri, momenti di riflessione e dibattito, flash-mob, spettacoli teatrali e musicali. Ricordando che il Parlamento italiano ha proclamato il 9 novembre “Giornata della libertà” contro ogni oppressione e totalitarismo, numerosi Enti Locali stanno approvando una “Mozione contro i muri della vergogna”.
“L’ideologia dei muri che si va diffondendo, ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, è devastante. Il 9 novembre la possiamo contrastare unendo le voci di quanti credono nei valori della libertà, della fraternità, della pace e dei diritti umani. Oggi più che mai, invece dei muri dobbiamo costruire fraternità, una fraternità universale, un modo realmente nuovo, moderno, di vedere, intendere e organizzare le relazioni tra le persone e i popoli, i rapporti con la natura, la società, l’economia.”
“I muri non cadono da soli, continua Flavio Lotti. Serve la pressione di tanti. Per questo il 9 novembre segnerà l’inizio di un impegno che continueremo ad alimentare giorno dopo giorno, di città in città, di scuola in scuola. Domenica 11 ottobre 2020, in occasione della prossima Marcia PerugiAssisi, ci incontreremo e illumineremo i risultati di tutti questi sforzi.
Amelia Rossi – Ufficio stampa Tavola della pace
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