Tre operai morti a Capua. Napolitano indignato


l'Unità.it


Il presidente Napolitano “raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori”. Un quarto operaio è morto schiacciato a Pescia.


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Tre operai morti a Capua. Napolitano indignato

Tre operai sono morti in un incidente sul lavoro a Capua (Caserta). Stavano lavorando alla bonifica di una cisterna nello stabilimento della multinazionale olandese DSM spa. Sono stati investiti da esalazioni probabilmente dovute ad un processo di fermentazione che si è innescato quando gli operai hanno aperto la cisterna. Uno dei tre ha tentato di soccorrere i suoi compagni, ma è rimasto coinvolto anch'egli nell'incidente. Un morto anche a Pistoia.

Napolitano: «Indignato»

«Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una giornata funestata da più infortuni sul lavoro, a Pistoia e a Capua, nell'esprimere la commossa partecipazione al dolore delle famiglie e delle comunità colpite, raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos simili a quelle che già più volte in precedenza hanno cagionato vittime»: è quanto si legge in una nota del Quirinale. «Il Capo dello Stato – conclude la nota – confida nella rapidità e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare».

L'incidente
I tre operai deceduti all'interno di un silos della ditta farmaceutica Dsm di Capua sono morti per asfissia. Questa è l'unica certezza che, per il momento, è stata avanzata dagli investigatori che stanno lavorando per risalire alle cause dell'incidente sul lavoro. Secondo quanto confermato dai vigili del fuoco di Caserta quando i tre corpi sono stati estratti dalla cisterna il loro aspetto era cianotico, testimonianza che erano privi di ossigeno. «Non si sa, però, se abbiamo o meno respirato fumi tossici e che cosa abbia tolto loro l'ossigeno – ha detto l'ingegnere dei Vigili del fuoco Giovanni Dedona – quando i cadaveri sono stati esaminati dal medico del 118 è stato appurato che si è trattato di asfissia».
I corpi senza vita erano distanti tra loro: due sono stati, infatti, rinvenuti quasi in superficie mentre il terzo era nel fondo del silos alto circa 12 metri. Per estrarre il cadavere, infatti, è stato necessario che i vigili del fuoco si calassero con particolari attrezzature all'interno della cisterna.

Le vittime

Si chiamavano Antonio Di Matteo, 63 anni, originario di Macerata Campania, Giuseppe Cecere, 50 anni, originario di San Prisco, Comuni del casertano, e Vincenzo Russo, 43 anni, originario di Casoria in provincia di Napoli.

All'esterno dell'industria chimica – la «Bms», ex Pierrel, sulla Statale Appia che da San Tammaro porta a Capua, quasi all'ingresso della città – si sono radunati i familiari delle tre vittime. In preda alla disperazione, attendono notizie dai soccorritori e dalle forze dell'ordine che stanno presidiando i cancelli. Sono giunti anche numerosi residenti nella zona che, appresa la notizia, stanno portando la loro solidarietà ai familiari degli operai decedeuti.

Infortunio mortale sul lavoro anche a Pistoia
Stava svolgendo lavori di manutenzione Marius Birt, l'operaio di 36 anni morto stamani nell'azienda «3F Ecologia», a Pescia (Pistoia). Birt lavorava alla «3F Ecologia» da sette anni e viveva in un'abitazione ricavata all'interno del complesso industriale. Al momento dell'incidente, con Birt c'era il cognato, anche lui dipendente della ditta. Sembra che Birt sia stato colpito alle spalle da un cancelletto della pressa su cui stava svolgendo lavori di manutenzione. La procura ha disposto l'autopsia.

Fonte: www.unita.it
11 Settembre 2010

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