Test di italiano obbligatorio da domani, “ma mancano i fondi”


Redattore Sociale


Da giovedì 9 dicembre i migranti che chiederanno la carta di soggiorno dovranno superare un test di lingua italiana, ma i fondi per i centri di formazione per adulti sono pochi.


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Test di italiano obbligatorio da domani, “ma mancano i fondi”

 Come previsto nel pacchetto sicurezza da giovedì uno dei requisiti fondamentali dei migranti che desiderino risiedere in Italia sarà la conoscenza della lingua italiana che verrà accertata attraverso un test obbligatorio per chi richiede la carta di soggiorno. Le scuole di italiano per migranti di Bologna hanno espresso la loro contrarietà alla norma in una lettera aperta. “Richiedere un test di lingua ai migranti che chiedono la carta di soggiorno – secondo Neva Cocchi di Ya Basta – serve solo a creare nuovi ostacoli alla loro regolarizzazione: ci si serve della lingua come uno strumento di potere. Sarebbe più utile se lo Stato creasse interventi effettivi e capillari per l’insegnamento della lingua italiana, ma questo non avviene”.

I Centri territoriali permanenti, le strutture dove verrà somministrato il test che dovrebbero organizzare anche i corsi di italiano, lamentano mancanza di risorse. “In convenzione con la Provincia di Bologna organizziamo corsi di italiano per immigrati, ma a livello nazionale non si dà abbastanza importanza al nostro lavoro – racconta Emilio Navarino del Ctp di Bologna – i finanziamenti pubblici non coprono le spese e abbiamo forti dubbi anche sulla riorganizzazione decisa dal ministro Gelmini che prevede l’accorpamento dei Ctp in un unico centro per provincia a partire dal 31 agosto 2011”.

Dello stesso avviso la Cgil scuola nazionale che in nota del 4 dicembre spiega chiede al ministero “che i Ctp vengano messi nelle condizioni di svolgere al meglio il compito loro assegnato garantendo adeguatamente gli organici e potenziando la struttura organizzativa se no c'è il rischio concreto che l'attività di somministrazione dei test di lingua cancelli o limiti fortemente l’attività ordinaria di insegnamento della lingua italiana agli immigrati.” I fondi destinati ai Ctp dal prossimo anno diminuiranno visto che il ministero dell’Istruzione ha deciso che i finanziamenti saranno determinati “in funzione della serie storica degli alunni scrutinati e non di quelli iscritti, privilegiando percorsi brevi ed essenziali”. Critici rispetto al governo Associazione nazionale comuni italiani, Unione delle province e 8 Regioni che in un documento comune, redatto lo scorso 26 novembre, hanno bocciato le norme previste dal Testo unico sull’immigrazione perché “è previsto un impegno aggiuntivo da parte degli enti locali, ma non si destinano risorse alla sua realizzazione”.

Intanto la Provincia di Bologna si è messa in moto per dare una risposta ai problemi dei migranti con un piano di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana per cittadini extracomunitari che prevede corsi propedeutici al test che partiranno, però solo a gennaio 2011. Dei 2.000 cittadini stranieri che richiederanno la carta di soggiorno nel 2011, secondo i dati forniti della Provincia, vista la limitatezza delle risorse messe a disposizione a livello nazionale, potranno, però, essere organizzati corsi solo per 684 persone.

Fonte: Redattore Sociale

7 dicembre 2010

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