L’inchiesta sulle Ong del mare di Catania: verso l’archiviazione. Naturalmente
Ma anche le altre (Ragusa, Trapani, Palermo) non hanno avuto – o non avranno – un esito diverso…
Ma anche le altre (Ragusa, Trapani, Palermo) non hanno avuto – o non avranno – un esito diverso…
Lettera aperta di ActionAid, Amnesty International, Emergency, Medici Senza Frontiere e Oxfam Italia al Corriere della Sera.
La controversia tra le Ong e il governo italiano intorno al codice di regolamentazione dell’attività di salvataggio in mare è questione di grande importanza
Il giudice sequestra nave dell’Ong tedesca: favorita l’immigrazione ma “senza lucro e per altruismo”
Secondo MSF il Codice di Condotta non riafferma con sufficiente chiarezza la priorità del salvataggio in mare, non riconosce il ruolo di supplenza svolto dalle organizzazioni umanitarie e soprattutto non si propone di introdurre misure specifiche orientate in primo luogo a rafforzare il sistema di ricerca e soccorso.
Su 8 enti, solo Moas e Save the Children (più, via mail, uno spagnolo) dicono sì al Viminale. Decisivo il nodo agenti a bordo. Irritazione del ministero: chi non ha firmato, subirà «conseguenze»
Dopo l’incontro tra i rappresentanti delle ONG e il capo gabinetto del ministro Minniti sul “Codice di condotta”, il presidente emerito di Intersos e policy advisor della rete Link 2007, Nino Sergi, chiede che nel codice “non vengano stravolti i principi umanitari e compromessa l’indipendenza del lavoro umanitario”.
L’analisi di Unicef. Nel 2017 sono arrivati via mare quasi 90 mila rifugiati e migranti (15% bambini e ragazzi). Tra gennaio e giugno i team supportati dall’organizzazione sulle navi hanno identificato 2.343 bambini a rischio. “Restrizioni sui salvataggi in mare o rimandare i bambini rifugiati in Libia non sono soluzioni”