Siria, l’Onu accusa: 191mila morti dal 2011


Globalist


L’Alto commissariato per i diritti umani accusa di questa situazione la paralisi internazionale che incoraggia gli assassini, i torturatori e i devastatori.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Sono stati più di 191mila i morti in Siria dal marzo del 2011 quando sono iniziate delle prime proteste pacifiche, che il regime ha represso nel sangue. A rivelare questi dati è stato un rapporto delle Nazioni Unite, che è stato presentato a Ginevra. Il dato, più che raddoppiato rispetto ai 93mila morti segnalati circa un anno fa, riguarda solo i casi di morte documentati e questi numeri, ha affermato l'Onu, "sono senza dubbio di una sottovalutazione del numero reale".

L'Alto commissariato per i diritti umani ha quindi accusato "la paralisi internazionale", che ha incoraggiato gli "assassini, i torturatori e i devastatori in Siria". Secondo un altro rapporto, dell'Osservatorio nazionale dei diritti umani in Siria (Ondus), le persone uccise in Siria dal 2011 alla metà del 2014 sono 180.215, tra cui 58.805 civili. Di questi, 9.438 sono minori e 6.032 sono donne. Tra gli armati, 68.780 sono gli uccisi tra le forze del regime e dei loro alleati mentre 49.699 sono i morti nel variegato fronte delle opposizioni.

 

Fonte: http://www.globalist.it/
22 Agosto 2014

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento