Siria, a Yarmouk si muore di fame


NEAR EAST NEWS AGENCY


Sono 41 i palestinesi morti di stenti nel campo profughi vicino a Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.


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alessiogenovese

E’ salito a 41 persone il bilancio delle vittime dell’assedio al campo profughi palestinese di Yarmouk, a sud di Damasco. Morti per la fame e per la mancanza di medicinali: tra loro ci sarebbero 13 donne – alcune delle quali, secondo l’UNRWA, morte di parto – e tre bambini. A dare l’allarme è stato ieri l’Osservatorio siriano per i diritti umani, basandosi su una relazione di un network di dottori e attivisti.

“La mancanza di cibo e di medicinali – ha dichiarato il direttore dell’organizzazione Rami Abdel Rahman – ha ucciso almeno 41 persone a Yarmouk negli ultimi tre mesi: 24 di loro sono morte per malnutrizione, mentre il resto è stato vittima della mancanza di cure specializzate e dell’assenza di medicinali”. Tra loro, ha riferito Abdel Rahman, ci sarebbe anche un bambino di un anno: sarebbe sopravvissuto se fosse stata disponibile un’incubatrice.

Già due settimane fa l’UNRWA aveva annunciato le prime 15 vittime del campo, 8 chilometri a sud di Damasco: il suo portavoce Chris Gunness aveva allora denunciato l’impossibilità dell’agenzia umanitaria di entrare nel campo profughi e portare aiuto alla popolazione intrappolata dalla presenza di gruppi di ribelli e dell’esercito siriano. La zona sud del campo sarebbe controllata da gruppi di opposizione al regime, entrati alla fine del 2012: l’assedio delle forze governative ha portato alla chiusura del campo.

Abitato un tempo da circa 170 mila palestinesi, dal 2011 Yarmouk ha visto diminuire costantemente la sua popolazione, con migliaia di persone fuggite in Libano e Giordania, due volte profughi. Secondo le agenzie umanitarie, circa 20 mila persone a Yarmouk si trovano in uno stato di estrema povertà e a rischio malnutrizione per il mancato arrivo degli aiuti umanitari.

Fonte: Nena News

11 gennaio 2014

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