Rotta tregua a Gaza


RaiNews


Israele ha ricominciato gli attacchi aerei a Gaza in risposta a un nuovo lancio di razzi dalla Striscia che ha rotto la tregua temporanea. Sirene di allarme a Gerusalemme, due razzi hanno colpito l’area di Tel Aviv. La rottura del cessate il fuoco è giunta mentre erano in corso al Cairo i negoziati fra le delegazioni.


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A Palestinian family flees their destroyed neighbourhood to take shelter in a United Nations school for the night in the northern Gaza Strip city of Beit Hanun, on August 18, 2014. Prime Minister Benjamin Netanyahu warned that Israel will hit back hard if Palestinian rocket attacks from Gaza resume, speaking just hours before the midnight expiry of a five-day ceasefire. AFP PHOTO / THOMAS COEX

 

La conta dei morti riprende dopo la rottura della tregua umanitaria prolungata fino a mezzanotte, ma violata stamattina da Hamas. Un raid aereo israeliano ha ucciso una bambina di 2 anni e una donna di 40 anni. Sono la moglie e la figlia di Mohammed Deif capo del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Sono le prime vittime dei bombardamenti israeliani da quando, il 10 agosto scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco. In più ci sono anche 40 persone ferite, come riferiscono fonti mediche palestinesi. In seguito, sei persone, tra cui tre bambini, sono rimaste uccise stamani in un raid israeliano contro una casa di Dayr al-Balah, nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto i servizi di soccorso palestinesi. Altri due uomini sono rimasti feriti nello stesso bombardamento.

Sirene di allarme sono risuonate a Gerusalemme ieri sera, mentre due razzi hanno colpito l’area di Tel Aviv, 4 la zona di Beer Sheva e 3 Sderot come riferisce l’esercito israeliano via Twitter.

Si possono dunque considerare al momento esauriti i negoziati per raggiungere una tregua duratura nella Striscia di Gaza.

Netanyahu ordina nuovi raid
La violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, con il lancio di razzi verso Israele, ha portato il premier Benjamin Netanyahu a ordinare nuovi raid sulla Striscia e a ritirare la delegazione israeliana dai colloqui mediati dall’Egitto.

Usa preoccupati
Gli Stati Uniti hanno espresso “preoccupazione” per la fine della tregua e hanno accusato Hamas di aver fatto saltare l’intesa riprendendo il lancio di razzi verso Israele. “Hamas è responsabile della sicurezza a Gaza e i razzi sono stati sparati da Gaza”, ha sottolineato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf.

Raid da entrambe le parti

Tre razzi hanno colpito il sud di Israele, nei pressi della città di Beersheba, otto ore prima della fine del cessate il fuoco. Un “violazione grave” della tregua, ha sottolineato Netanyahu, a cui sono seguiti raid contro “obiettivi terroristici nella Striscia”.

Tregue fallite
Dallo scorso 5 agosto, si susseguono cessate il fuoco temporanei nella Striscia, ma proseguono i lanci di razzi dall’enclave e i raid aerei di risposta di Tsahal. Il ministero della Salute palestinese ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza a più di 2.000 morti, in gran parte civili. Le vittime israeliane sono 64 militari e tre civili.

Il governo dello Stato ebraico e Hamas avevano accettato la sera del 18 agosto l’estensione di 24 ore della tregua, a poche ore dalla fine della sospensione temporanea di cinque giorni adottata la scorsa settimana, per raggiungere un accordo definitivo sul cessate il fuoco. I rappresentanti delle fazioni palestinesi e del governo israeliano avevano ripreso domenica scorsa i colloqui indiretti mediati dal Cairo.

Le richieste per un compromesso
A minare l’esito delle trattative sarebbe, ancora una volta, la richiesta di Israele di un totale disarmo nella Striscia di Gaza. Se Hamas chiede la fine dell’embargo israeliano, lo Stato ebraico insiste sulla necessità di una totale demilitarizzazione della Striscia

 Fonte: http://www.rainews.it
20 Agosto 2014

La conta dei morti riprende dopo la rottura della tregua umanitaria prolungata fino a mezzanotte, ma violata stamattina da Hamas. Un raid aereo israeliano ha ucciso una bambina di 2 anni e una donna di 40 anni. Sono la moglie e la figlia di Mohammed Deif capo del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Sono le prime vittime dei bombardamenti israeliani da quando, il 10 agosto scorso, è entrato in vigore il cessate il fuoco. In più ci sono anche 40 persone ferite, come riferiscono fonti mediche palestinesi. In seguito, sei persone, tra cui tre bambini, sono rimaste uccise stamani in un raid israeliano contro una casa di Dayr al-Balah, nella Striscia di Gaza. Lo rendono noto i servizi di soccorso palestinesi. Altri due uomini sono rimasti feriti nello stesso bombardamento.

Sirene di allarme sono risuonate a Gerusalemme ieri sera, mentre due razzi hanno colpito l’area di Tel Aviv, 4 la zona di Beer Sheva e 3 Sderot come riferisce l’esercito israeliano via Twitter.

Si possono dunque considerare al momento esauriti i negoziati per raggiungere una tregua duratura nella Striscia di Gaza.

Netanyahu ordina nuovi raid
La violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, con il lancio di razzi verso Israele, ha portato il premier Benjamin Netanyahu a ordinare nuovi raid sulla Striscia e a ritirare la delegazione israeliana dai colloqui mediati dall’Egitto.

Usa preoccupati
Gli Stati Uniti hanno espresso “preoccupazione” per la fine della tregua e hanno accusato Hamas di aver fatto saltare l’intesa riprendendo il lancio di razzi verso Israele. “Hamas è responsabile della sicurezza a Gaza e i razzi sono stati sparati da Gaza”, ha sottolineato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf.

Raid da entrambe le parti
Tre razzi hanno colpito il sud di Israele, nei pressi della città di Beersheba, otto ore prima della fine del cessate il fuoco. Un “violazione grave” della tregua, ha sottolineato Netanyahu, a cui sono seguiti raid contro “obiettivi terroristici nella Striscia”.

Tregue fallite
Dallo scorso 5 agosto, si susseguono cessate il fuoco temporanei nella Striscia, ma proseguono i lanci di razzi dall’enclave e i raid aerei di risposta di Tsahal. Il ministero della Salute palestinese ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza a più di 2.000 morti, in gran parte civili. Le vittime israeliane sono 64 militari e tre civili.

Il governo dello Stato ebraico e Hamas avevano accettato la sera del 18 agosto l’estensione di 24 ore della tregua, a poche ore dalla fine della sospensione temporanea di cinque giorni adottata la scorsa settimana, per raggiungere un accordo definitivo sul cessate il fuoco. I rappresentanti delle fazioni palestinesi e del governo israeliano avevano ripreso domenica scorsa i colloqui indiretti mediati dal Cairo.

Le richieste per un compromesso
A minare l’esito delle trattative sarebbe, ancora una volta, la richiesta di Israele di un totale disarmo nella Striscia di Gaza. Se Hamas chiede la fine dell’embargo israeliano, lo Stato ebraico insiste sulla necessità di una totale demilitarizzazione della Striscia. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Rotta-tregua-a-Gaza-Uccisa-bambina-di-2-anni-73366ca9-24c8-4e1f-ad41-f5fcfdab7284.html?refresh_ce#sthash.yYTCZtPW.dpuf

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