Riflessioni di un “Brembano”


Uno dei 200.000


Ho 59 anni e sono un amministratore novello della Val Brembana (BG). La marcia di Assisi era una consuetudine per i miei figli. Nel 2005 la prima esperienza ed ero rimasto entusiasta.Gli amici brembani erano riusciti a organizzare il pullman di valligiani per le visite di rito nella città francescana; 2 giornate stupende.Quest’anno una serie […]


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Riflessioni  di un “Brembano”

Ho 59 anni e sono un amministratore novello della Val Brembana (BG). La marcia di Assisi era una consuetudine per i miei figli. Nel 2005 la prima esperienza ed ero rimasto entusiasta.Gli amici brembani erano riusciti a organizzare il pullman di valligiani per le visite di rito nella città francescana; 2 giornate stupende.
Quest’anno una serie di disguidi e mi sono aggregato al gruppo di Bergamo con una delegazione di Tibetani. Emozionante l’attesa  ai bastioni di Perugia per la calca tra i gonfaloni dei tanti paesi e città d’Italia.  I discorsi di rito  e finalmente la discesa  dove con amici  e amministratori intrecciavamo ipotesi di iniziative da sviluppare in terra orobica. A Ponte S. Giovanni eravamo circondati dai capannelli di sindacalisti e politici  di grido che rilasciavano interviste.
Ammainati i gonfaloni mi sono gustato la marea che camminava spedita. Ho visto meno cartelloni e slogan, rispetto a 2 anni fa. (Il forte vento aveva costretto molti  partecipanti a inzainare bandiere e striscioni). Più mi fermavo a lasciar scorrere il corteo e più restavo stupito della stragrande percentuale di camice azzurre  degli scaut delle diverse formazioni.
Da stime fatte su diversi tronconi di corteo ho avuto la sensazione che gli scaut  rappresentassero 1/6 o 1/8 dei partecipanti. L’impressione di grande entusiasmo, di serenità, di tanti giovani e quindi di voglia di voler partecipare consapevolmente al futuro. Tanti  giovani disinibiti sdraiai nei prati a mangiare, cantare e dormire.
La piazza strapiena a S. Maria degli Angeli, emozionante,  una festa, una gioia genuina .
La notte in pullman, la preoccupazione dei crampi e delle gambe e della successiva nottata di rientro, hanno scoraggiato molti e non siamo arrivati alla Rocca.
Ovviamente,  essendo poi aggregato a un gruppo di tibetani che si sono accorpati strada facendo, ho vissuto con in modo intenso la solidarietà per il popolo birmano, tibetano, eritreo.

Una manifestazione grande, semplice, di tanti giovani che danno speranza.
Tornando a casa ci auguravamo di riuscire ad organizzare anche nelle nostre valli una riflessione e  manifestazioni  di solidarietà analoghe nello spirito di pace facilitato ad Assisi dagli ulivi.

Mario Lazzaroni      

Sindaco di Lenna (BG)

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