Razzismo: via al Summit Onu tra i veleni


Umberto De Giovannangeli - L'Unità


Riflettori puntati su Ginevra, dove oggi si apre la conferenza sul razzismo. La vigilia si consuma in annunci di boicottaggio e di presenza. L’Italia non parteciperà, la Gran Bretagna sì. L’Europa di nuovo divisa.


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Razzismo: via al Summit Onu tra i veleni

Il Papa lo benedice. Obama lo diserta. L’Europa si spacca. L’Italia si allinea agli Usa e decide il boicottaggio. L’Onu s’indigna(contro i boicottatori). Israele spara sul presidente della Svizzera che incontrerà il suo omologo iraniano. Oggi si apre a Ginebra la Conferenza delle Nazioni Unite sul razzismo. La Conferenza della discordia. Gli Stati Uniti hanno alla fine deciso di non essere presenti alle assise di Ginevra, a causa dei discutibili contenuti che, nonostante i tentativi di mediazione e gli emendamenti apportati, restano nella bozza della dichiarazione finale. Sulla vicenda interviene Barak Obama: il capo della Casa Bianca ribadisce di essere un presidente che “crede nelle Nazioni Unite”, ma aggiunge che l’America non può accettare un linguaggio “controproducente2 come quello che è alla base della conferenza Durban 2 sul razzismo, che Washington ha deciso di boicottare. “ Ho ribadito al segretario generale dell’Onu Ban Ki –Moon che siamo felici di aiutare le nazioni Unite – ha detto Obama in una conferenza stampa al Vertice delle Americhe – ma questa non è risultata l’opportunità giusta.

SANTA SEDE PRESENTE

Di parere opposto è il Vaticano. La Santa Sede vede “molti passi avanti” nella bozza di Dichiarazione Finale della Conferenza Mondiale sul razzismo. Lo ha precisato il portavoce, padre Federico Lombardi. La Santa Sede non si è sottratta ai lavori preparatori, come hanno fatto altri Stati tra cui l’Italia e gli Stati Uniti, e parteciperà oggi alla Conferenza con una delegazione presieduta dall’Osservatore permanente presso le Nazioni Unite di Ginevra, mons. Silvano Maria Tomasi e composta da due “rappresentanti qualificati” del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, e uno di quelli per i Migranti. L’imprimatur più significativo viene da Benedetto XVI. Il Papa giudica la Conferenza di Ginevra e la dichiarazione di Durban “un iniziativa importante, perché ancora oggi, nonostante gli insegnamenti della storia, si registrano tanti deplorevoli fenomeni”. Lo ha detto subito dopo il Regina Coeli recitato ieri mattina  a Castel Gandolfo. “Inizierà domani a Ginevra, organizzata dalle Nazioni Unite – ha ricordato il Pontefice – la Conferenza di esame della dichiarazione di Durban del 2001 contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e  la relativa intolleranza. Si tratta – ha detto – di un iniziativa importante perché ancora oggi, nonostante gli insegnamenti e la storia, si registrano tali deplorevoli fenomeni.

SHOCK all’Onu

L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navy Pillay ha espresso shock e profonda delusione per la decisione degli Usa di disertare la conferenza sul razzismo.
“Sono scioccata e profondamente delusa per la decisione degli stati Uniti di non partecipare ad una conferenza che mira a combattere la xenofobia, la discriminazione razziale ed altre forme di intolleranza in tutto il mondo”, si è rammaricata la Pillay in un comunicato reso noto ieri a Ginevra. “ Una manciata di stati – lamenta la Pillay – hanno permesso che uno o due temi dominassero il loro approccio alla questione e che pesassero di più delle preoccupazioni di tanti gruppi di persone in tante parti del mondo quotidianamente vittime del razzismo o di altre forme di intolleranza che rovinano le loro esistenze.”. La conferenza divide anche l’Europa.  Gran Bretagna e Olanda non aspettano una presa di posizione comune dalla UE – come proposto dall’Italia che si allinea agli usa nel boicottare “Durban22 – e annunciano la loro partecipazione. A Ginevra sarà presente Mahmud Ahmadinejad . “ l’ideologia e il regime sionista sono i portabandiera del razzismo”, anticipa il presidente iraniano.

Fonte: l'Unità

20 aprile 2009

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