Rapporto Onu: "A Gaza crimini di guerra durante l’operazione Piombo Fuso"
L'Unità
Nell’offensiva «Piombo fuso» su Gaza, l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas hanno commesso «crimini di guerra e in alcuni casi crimini contro l’umanità».
Nell'offensiva «Piombo fuso» su Gaza, l'esercito israeliano e i miliziani di Hamas hanno commesso «crimini di guerra e in alcuni casi crimini contro l'umanità». A denunciarlo è un rapporto della missione del Consiglio dei diritti umani dell'Onu incaricata di indagare sui combattimenti nell'enclave palestinese di otto mesi fa.
Come ha spiegato il capo della missione di quattro persone, Richard Goldstone, presentando il rapporto a New York, lo Stato ebraico «non ha adottato le precauzioni necessarie richieste dal diritto internazionale per limitare le perdite di vite umane e i feriti fra i civili e i danni materiali». In particolare il rapporto di 600 pagine definisce «i proiettili di mortaio al fosforo bianco contro le installazioni dell'Unrwa», l'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi, «l'attacco intenzionale sull'ospedale Al Qods con proiettili esplosivi e al fosforo» e «l'attacco contro l'ospedale Al Wafa» come «violazioni del diritto umanitario internazionale».
L'inchiesta ha accertato anche crimini di guerra e possibili crimini contro l'umanità da parte dei gruppi armati palestinesi che hanno lanciato razzi verso il sud di Israele dove non vi erano obiettivi militari. Goldstone, un ex procuratore del Tribunale per la ex Jugoslavia e il Ruanda, ha raccomandato al Consiglio di sicurezza dell'Onu di chiedere a Israele di aprire inchieste «indipendenti e conformi agli standard internazionali» sui possibili crimini commessi dalle sue truppe e di nominare un comitato di esperti di diritti umani che sovrintenda alle indagini.
Israele ha subito criticato il rapporto definendolo «fazioso»: per il ministero degli Esteri «il mandato della missione e la risoluzione che l'ha istituita hanno pregiudicato l'esito di qualsiasi indagine». In una nota è stato ricordato che sono già stat e avviate un centinaio di inchieste su presunte violazioni dei diritti umani a Gaza, ma per la maggior parte sono state archiviate perchè le accuse erano infondate. Di qui la convinzione del ministero degli Esteri israeliano che «il rapporto scriva un capitolo vergognoso nella storia del diritto internazionale e del diritto all'autodifesa dei popoli». Principio, quest'ultimo, invocato da Israele a fondamento dell'operazione Piombo Fuso. «Israele – conclude il ministero – non ha bisogno di essere pungolata da alcuno per valutare se i propri comportamenti siano stati giustificati».
Avviata alla fine di dicembre del 2008 con la dichiarata intenzione di mettere fine ai ricorrenti lanci di razzi dalla Striscia di Gaza (passata nel 2007 sotto il pieno controllo degli islamico-radicali di Hamas), l'offensiva denominata Piombo Fuso è andata avanti con bombardamenti e azioni sul terreno fino al 18 gennaio. Secondo stime di fonte palestinese e dell'organizzazione pacifista israeliana B'tselem, il bilancio finale è stato di quasi 1400 palestinesi uccisi, perlopiù civili, oltre a pesanti distruzioni. Secondo i dati dello stato maggiore israeliano, è stato invece di poco meno di 1200 morti, in maggioranza militanti di Hamas.
Fonte: www.unita.it
15 settembre 2009