Rai: nel tinello del capo di Mediaset si decidono le nomine Rai?
Giuseppe Giuletti - articolo21.org
Il monopolio dell’informazione e il tema del conflitto di interessi sono derubricati dall’attualità politica. Le considerazioni di Giuseppe Giulietti, di USIGRAI ed FNSI: riunione maggioranza, un pessimo viatico.
Giuseppe Giulietti in merito alle nomine Rai dichiara: "Siamo stati tra i pochissimi a sollevare la questione della riunione nella residenza privata del premier nonchè capo di Mediaset dove si è discusso non solo di elezioni europee ma anche di nomine Rai. Un fatto di una gravità inaudita. Tra una candidatuta e l'altra sarebbero state decise in primo luogo le indicazioni per Rai1 e per il tg1. AL tg1 il premier in persona avrebbe indicato l'attuale direttore del Giornale Belpietro, uno dei dipendenti di maggior fiducia del presidente del consiglio. Al di là di qualsiasi altra valutazione il punto è che siamo in presenza di una mostruosa estensione del conflitto di interessi. La Rai viene considerata un satellite familiare, qualcosa da annettere. Siamo sicuri che il nuovo Presidente e il futuro Direttore Generale avranno il buon gusto di non prendere neanche in considerazione scelte compiute nel salotto privato del leader della concorrenza".
Fonte: Articolo21
1 aprile 2009
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Riunioni segrete e nomine RAI
di Fulvio Fammoni
Il monopolio dell’informazione e il tema del conflitto di interessi sono derubricati dall’attualità politica. Da sempre per quanto riguarda le nomine RAI c’è troppa invadenza della politica, ma una riunione svolta a casa del premiere , di cui si da pubblico resoconto e in cui si decideranno le principali nomine di reti e TG del servizio pubblico è davvero passare il segno.
Ricordate il Presidente del Consiglio che usciva dal Consiglio dei Ministri in occasione delle decisioni che riguardavano i suoi interessi?
Adesso siamo all’ostentazione del conflitto di interessi come metodo normale e quello che colpisce è che anche gran parte della stessa informazione lo considera tale.
Il problema è rilevante e grave, lo testimoniano le tante iniziative sbagliate contestualmente in atto: dai tagli all’editoria al tentativo di carcere per i giornalisti, dai meccanismi della pubblicità a normative antitrust che favoriscono la concentrazione, dall’omologazione delle notizie al condizionamento della libertà di informazione esercitato con forme di lavoro precario, dalla differenza delle presenze nei media ecc….
Non bisogna rassegnarsi. Considero il merito del saluto ai dipendenti RAI del Presidente Garimberti molto positivo . Occorre dunque continuare una coerente iniziativa per il pluralismo dell’informazione, perché il diritto dei cittadini ad essere informati , non sia ancor più compromesso.
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'Leggiamo con stupore sulla stampa di una riunione di maggioranza sulle nomine in Rai. Ci sembra un pessimo viatico per l'autonomia dei nuovi vertici aziendali'. E' quanto sottolineano in una nota congiunta la Federazione nazionale della stampa e l'Usigrai.
'Riteniamo che sia un atto irrispettoso del ruolo del presidente Garimberti ed in prospettiva del direttore generale, che dovrebbe essere Mauro Masi', continuano Fnsi e Usigrai.
'Li attendiamo con fiducia alla prova delle scelte, ma senza che portino in tasca un elenco di nomine decise altrove.
Vogliamo credere agli impegni presi dal neopresidente a garanzia del pluralismo e della liberta' di espressione. Ma ci auguriamo che qualcuno, a cominciare dal presidente del Consiglio, il cui conflitto di interessi nel settore non e' stato mai risolto, voglia dirci che i racconti sul vertice di ieri sono solo un 'pesce d'aprile'', concludono le due organizzazioni sindacali.
Fonte: Articolo21