Proteste in Siria, la polizia spara sui manifestanti
Rainews24
Migliaia di persone in piazza per chiedere la fine del monopolio del partito Bath, al potere da quasi mezzo secolo. Le forze di sicurezza hanno sparato sulla folla. Secondo attivisti e gruppi per i diritti umani, sarebbero 88 i morti nelle proteste in tutto il Paese.
Oltre 70 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza durante le proteste anti-regime che nella gornata del venerdi' santo hanno scosso quasi tutte le citta' siriane, da Damasco ad Aleppo e Banias, stabilendo il triste record del giorno piu' sanguinoso dall'inizio della mobilitazione cinque settimane fa. Secondo attivisti e gruppi per i diritti umani, sarebbero 88 i morti nelle proteste in tutto il Paese. In serata la Casa Bianca ha chiesto alla Siria di porre termine alle violenze e attuare le riforme promesse.
Mancavano i permessi
Ignorando quasi del tutto le drammatiche notizie che per tutto il pomeriggio sono apparse sugli schermi delle tv satellitari, l'agenzia ufficiale Sana ha in serata ricordato "ai cari cittadini" che le autorita' possono concedere il permesso a manifestare in modo pacifico solo a chi richiede in anticipo l'autorizzazione al ministero degli interni.
Per le autorita', dunque, i dimostranti non avevano presentato in tempo la domanda per ottenere il permesso, cosi' come invece stabilito da uno dei tre decreti firmati ieri dal presidente "riformatore" Bashar al Assad. A decine di migliaia hanno invece sfidato il divieto, imposto nei giorni scorsi dallo stesso ministero degli interni, di non manifestare affatto, e hanno risposto "presente" agli appelli circolati da giorni sui social network per "raggiungere la liberta"'
Spari sulla folla
Le forze di sicurezza hanno sparato sui dimostranti in varie citta' siriane, dopo la preghiera del venerdì. L'agenzia ufficiale Sana si e' limitata invece ad affermare che le forze dell'ordine hanno usato gas lacrimogeni e idranti per "impedire scontri fra manifestanti e cittadini e proteggere la proprieta' pubblica". "Alcune" persone sono rimaste ferite, secondo l'agenzia.
Washington preme su Damasco
La Casa Bianca ha chiesto alla Siria di porre un termine alle violenze e di attuare le riforme promesse. Lo ha dichiarato a bordo dell'AirForceOne il portavoce del presidente Usa Barack Obama, Jay Carney.
Dall'inizio delle proteste contro il regime di Bashar al Assad, il mese scorso, almeno 260 persone hanno perso la vita, secondo i dissidenti siriani.
Fonte: www.rainews24.it
22 Aprile 2011