Prorogata la missione in Afghanistan


Corriere.it


Mille uomini in più e un budget da 364 milioni di euro. In senato Convertito in legge il decreto sull’impegno italiano all’estero.


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Prorogata la missione in Afghanistan

MILANO – Convertito in legge il decreto del Governo sulle missioni italiane all’estero. Il sì arriva dal Senato. E definisce cifre e durata del nostro impegno nelle missioni internazionali: 1.350 milioni di euro fino al prossimo 31 dicembre. Con il sì del Senato viene convertito in legge il decreto di proroga e di rifinanziamento delle missioni internazionali della Forze armate e di polizia, in particolare in Afghanistan il cui budget viene aumentato da 310 a 364 milioni. Una spesa che sarà bilanciata dalla riduzione di uomini e stanziamenti per altre missioni come quella in Libano, nei Balcani e in Bosnia.
Il dl è stato convertito con il voto positivo di tutti i gruppi, con l'eccezione del voto contrario dell'Italia dei Valori. In dissenso dal gruppo, i due senatori radicali eletti nelle liste del Pd, Marco Perduca e Donatella Poretti, non hanno partecipato alla votazione. ll provvedimento riguarda anche gli interventi di cooperazione allo sviluppo insieme al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia. Diminuiscono inoltre i finanziamenti per la partecipazione di militari italiani ad attività di addestramento delle forze armate irachene, mentre scende da 5,5 milioni a 128mila euro la spesa per la partecipazione italiana alla missione dell’Onu in Darfur.

AFGHANISTAN – Per quanto riguarda la missione Isaf, in Afghanistan, il decreto autorizza la presenza complessiva di oltre 3.790 militari, con un incremento di circa 1.000 uomini per dare attuazione alla nuova strategia annunciata dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Per questa ragione il governo ha aumentato il budget da 310 a oltre 364 milioni: quasi 139 milioni saranno destinati a spese di personale, 225 milioni a spese di funzionamento.

LIBANO – Il contingente militare italiano della missione Unifil nel sud del Libano è stato ulteriormente ridotto a 1.780 unità, anche in conseguenza del fatto che, il 28 gennaio 2010, il comando della missione, esercitato dall’Italia dal febbraio 2007, è stato assegnato alla Spagna. Il totale degli oneri della missione è stato fissato in oltre 118 milioni, di cui 62 milioni per le spese di personale e quasi 56 milioni per spese di funzionamento.

BALCANI – Scende di circa 300 unità il numero dei militari italiani dispiegato in teatro. Quelli autorizzati saranno in totale 1.125. Il budget per il secondo trimestre del 2010 è di quasi 59 milioni di euro, oltre 25 milioni per le spese di personale e 33 milioni per spese di funzionamento.

BOSNIA – Contingente italiano ridotto da 250 a 172 unità. Stanziamento previsto di 10 milioni e 495mila euro: 4 milioni per spese di personale, 6 milioni per spese di funzionamento.

CORNO D’AFRICA – Nelle operazioni anti-pirateria dell’Unione europea e della Nato saranno impegnati fino a 457 militari italiani. Il budget complessivo a disposizione per le due missioni è di poco meno di 24 milioni di euro: solo una minima parte sarà destinato alle spese di personale (meno di 3 milioni), il resto (quasi 21 milioni) servirà per le spese di funzionamento.Per gli interventi di cooperazione in favore dell’Afghanistan è autorizzata dall’1 luglio al 31 dicembre 2010 la spesa di 18,7 milioni di euro, mentre 1,8 milioni sono stati destinati alla partecipazione italiana al Fondo fiduciario della Nato per il sostegno dell’esercito nazionale afgano.

Fonte: www.corriere.it
3 Agosto 2010

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