Questo è il prezzo della guerra!
La redazione
Il quotidiano israeliano progressista, coscienza critica d’Israele, pubblica in prima pagina le foto dei volti delle giovani vittime degli 11 giorni di raid nella Striscia: un colpo al cuore!
Haaretz oggi è in edicola a Gerusalemme, Haifa, Tel Aviv e in tutte le città israeliane con una prima pagina che è un colpo al cuore. E che riporta il discorso dell’eterno conflitto Israele-Palestina a ciò che è più umanamente insopportabile: le vite dei più piccoli straziate.
La prima pagina con i 67 bambini morti nella Striscia di Gaza
Sono 67 i bambini morti nella Striscia durante i raid durati 11 giorni a maggio, prima della “tregua” siglata a fatica. Il quotidiano israeliano pubblica in prima pagina le foto dei volti dei 67 bambini uccisi a Gaza, con il titolo: “Questo è il prezzo della guerra”. Haaretz letteralmente significa “La Terra”: è un quotidiano progressista, anzi “il” quotidiano progressista per eccellenza di Israele. Inviso al mondo conservatore tradizionalista, è stato definito “la testata più odiata in patria e più rispettata all’estero”.
In passato Benyamin Netanyahu, citato da un quotidiano di destra, avrebbe dichiarato che Haaretz “definisce l’agenda della campagna anti-israeliana”. Poi fu obbligato a smentire.
Resta il fatto che sia un giornale piccolo ma molto rilevante, letto da decision maker, in grado di influenzare il dibattito pubblico. E’ secondo molti la più influente istituzione di sinistra in un Paese che si è spostato continuamente a destra nel nuovo millennio. Non è affatto “radicale”, ha difeso nel recente passato varie azioni militari di Israele. Ma la prima pagina odierna non passerà inosservata e rappresenta una precisa scelta di campo: è una critica feroce alla linea politica del premier Netanyahu.
Ad alcuni giorni dal raggiungimento del cessate il fuoco il ministero della sanità di Hamas ha comunicato che 253 palestinesi sono rimasti uccisi nel corso dei bombardamenti israeliani sulla striscia di Gaza. Secondo le fonti palestinesi in questa cifra sono inclusi anche 39 donne e 17 anziani. I feriti sono duemila circa.
La redazione
27 maggio 2021