Perché all’Italia non interessa l’Alleanza delle Civiltà?
La redazione
Il 6 e 7 aprile si svolgerà a Istanbul il secondo Forum dell’Alleanza delle Civiltà. Alla vigilia della partenza per la Turchia, Flavio Lotti dichiara: “Ci sarà anche Barak Obama. Berlusconi no. Perché?”
Alla vigilia della partenza per Istanbul dove il 6 e 7 aprile si svolgerà a Istanbul, in Turchia, il secondo Forum dell’Alleanza delle Civiltà, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace e direttore del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ci sarà anche Barak Obama. Berlusconi no. E allora mi chiedo: da che parte sta l’Italia? Con chi fomenta lo “scontro di civiltà” o con l’Alleanza delle Civiltà? Perché l’Italia non investe sull’Alleanza delle Civiltà?
L’Alleanza delle Civiltà è un’importantissima iniziativa che riunisce Onu, governi e società civile per costruire ponti dove altri scavano fossati. A Istanbul lavoreremo insieme a governi, ministri, organismi internazionali e città, organizzazioni della società civile, giovani e giornalisti per rafforzare un network che deve diventare sempre più potente e incisivo.
Mentre alcuni soffiano sul fuoco dello “scontro di civiltà”, prosegue Flavio Lotti, altri lavorano per costruire un’Alleanza delle Civiltà. Perché l’Italia non collabora?
La verità è che c’è chi, ogni giorno, scava nel solco dell’odio, dello scontro e delle divisioni. E chi, con altrettanta tenacia costruisce ponti, dialogo e solidarietà. Succede in Italia, nelle nostre città come in Europa e in Medio Oriente. E ognuno è sempre più chiamato a decidere da che parte stare. Da protagonista.
Il Forum di Istanbul ci consentirà di promuovere numerose iniziative concrete di incontro, dialogo e comprensione reciproca tese a ridurre e sanare i conflitti che oggi dividono e contrappongono culture, popoli, comunità e persone.”
In allegato il programma del secondo Forum dell’Alleanza delle Civiltà.