Per Berlusconi la libertà di stampa non è un diritto assoluto


Rainews24


Le parole di Berlusconi all’indomani dello sciopero dei giornalisti sul ddl intercettazioni accendono la polemica. La Fondazione di Fini: “Per fortuna in Italia c’è una destra democratica alla quale non verrebbe mai in mente di affermare che la libertà di stampa non è un diritto assoluto”.


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Per Berlusconi la libertà di stampa non è un diritto assoluto

Silvio Berlusconi affida un "compito non facile ma importante" ai promotori della Libertà e lo fa all'indomani dello sciopero dei giornalisti sul ddl intercettazioni: "Dovete togliere il bavaglio alla verità – dice in un messaggio audio -, quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, distorce la realtà e calpesta in modo sistematico il diritto sacrosanto della privacy dei cittadini".
Un diritto che si traduce, per il premier, "nell'uso sereno del telefono" ma che i giornalisti "calpestano invocando la loro libertà come se fosse un diritto che prescinde dai diritti degli altri".

Farefuturo: noi la destra democratica

Dopo le dichiarazioni di Berlusconi scatta subito la polemica da parte di Farefuturo.

"A quelli che dicono che non esistono due destre – si legge in un corsivo, a firma del direttore responsabile Filippo Rossi, pubblicato da Ffwebmagazine, il periodico online della Fondazione Farefuturo, presieduta da Gianfranco Fini -, a quelli che dicono che non possono esistere due idee di politica all'interno del Pdl, garbatamente rispondiamo che per fortuna in Italia c'è una destra democratica alla quale non verrebbe mai in mente di affermare che la libertà di stampa non è un diritto assoluto, alla quale non verrebbe neanche in mente di recriminare politicamente contro una stampa che – può fare più o meno piacere – fa solo il suo sacrosanto lavoro".

"Anche questa destra altra – scrive Rossi – sa, ovviamente, come sanno tutti gli italiani, che qualsiasi diritto trova dei limiti nei diritti altrui. Ma questa destra sa anche che la libertà di stampa è una garanzia per tutti i cittadini che hanno il diritto di sapere, di conoscere, di scoprire quel che c'è dietro le porte chiuse dei palazzi del potere. Questa destra sa che suona male se un uomo di potere, qualsiasi esso sia, e di qualsiasi schieramento, si scaglia contro i giornali solo per il fatto che stanno "all'opposizione". Come se la possibilità di critica non fosse un diritto assoluto in un sistema che vuole essere davvero democratico".

"La protesta di un leader politico contro la stampa ha il sapore aspro della limitazione di un'area di libertà che nessuno, ma proprio nessuno, deve pensare di poter restringere? Può essere vero o meno, può essere una minaccia più o meno concreta, ma il sapore aspro rimane".

"Questa destra altra – conclude il corsivo – sa che la libertà di stampa non è mai abbastanza e che nessun governo può davvero pensare di poterne limitare le legittime prerogative. E sa anche che è molto pericoloso lanciarsi in recriminazioni vittimiste che non hanno alcun senso, proprio in nome di quella libertà che prevede l'assoluta possibilità di critica nei confronti di chi governa il paese. Una possibilità, una libertà che, è bene dirlo, è una ricchezza per il paese. E non un problema. Perch‚, come spiegava George Orwell 'la vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire' ".

Il premier: "Ora fiducia e ottimismo"

"La ripresa economica è una realtà confermata da tutte le rivelazioni statistiche". Lo afferma in un messaggio audio ai promotori della Libertà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, invitando ora a diffondere "nei gazebo un messaggio di fiducia e ottimismo".
Il premier ha fatto presente come i dati economici indichino che "le cose stanno cominciando a funzionare" citando "l'aumento della produzione industriale, la crescita delle esportazioni e l'aumento del pil dello 0,5% che è il più elevato rispetto agli altri paesi europei".
"Manovra assolutamente necessaria, ce lo chiede la Ue"

"C'è l'assoluta necessità della manovra economica. Essa è in linea con quanto ci ha chiesto l'Unione europea di ridurre la spesa pubblica. Il nostro governo ha deciso di affiancare a questa manovra, per coniugare il rigore allo sviluppo, alcune misure per la ripresa e la liberalizzazione delle imprese".
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio audio ai Promotori della libertà. Berlusconi ha anche chiesto ai Promotori di diffondere un messaggio di "fiducia e ottimismo sulla situazione".
"L'opposizione sa solo insultare"
L'opposizione sa solo "criticare e insultare". Il premier ha invitato a diffondere un messaggio di ottimismo e a spiegare le prossime misure di liberalizzazione, che si è detto certo, verranno capite "non solo da chi ci ha votato ma anche da chi lo farà per la prima volta. Perché non si può non essere delusi, se si è delle persone obiettive, da quel che fa quest'opposizione che è solo capace di criticare e di insultare".

Fonte: Rainews24

11 luglio 2010

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