Pensionati in piazza: “Un’Italia migliore”
Laura Matteucci
Almeno 50mila persone alla manifestazione in Piazza del Popolo a Roma. Carla Cantone, segretario generale Spi-Cgil: “Giustizia sociale per il futuro dei giovani”.
«Dedichiamo la manifestazione dei pensionati e delle pensionate ai giovani di questo Paese perché ancora una volta il governo non si preoccupa di creare un’occupazione certa e stabile, ma a come mettere le aziende nelle condizione di licenziare più facilmente». La segretaria generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, boccia le misure indicate da Berlusconi nella lettera all’Ue, «un piano lacrime e sangue che cancella il diritto del lavoro negando il futuro occupazionale e pensionistico dei giovani», ragione in più della manifestazione nazionale «Nessun dorma» indetta dal sindacato per oggi a Roma (dalle 10 in piazza del Popolo, conclusioni di Cantone e della leader Cgil, Susanna Camusso).
La piattaforma era già ricca anche prima di quest’ultima stoccata: lo Spi chiede il ritiro delle norme introdotte con la manovra d’agosto «che portano allo smantellamento del welfare attraverso l’introduzione di nuovi ticket sanitari, l’azzeramento del fondo per l’autosufficienza e i pesanti tagli alla spesa sociale», dice Cantone. «È in sintesi – continua – la messa in opera del Libro Bianco di Sacconi secondo il quale il welfare pubblico deve essere sempre più povero, esoso e inefficiente a fronte di un welfare privato forte che solo i ricchi possono permettersi». Lo Spi propone anche un meccanismo di incentivi e disincentivi basato sulla flessibilità per rendere sostenibile il sistema previdenziale, ma soprattutto un piano straordinario per il lavoro che punti alla crescita e alla stabilità occupazionale, con politiche attive per i giovani.
Tra le altre proposte, quella di ridurre il vitalizio dei parlamentari, adeguando il loro trattamento previdenziale a quello della generalità dei lavoratori, e quella di introdurre un prelievo su pensioni e salari che superano i 90mila euro. Riprende Cantone: «Tanti giovani saranno in piazza con i pensionati a chiedere al governo di farsi da parte per consentire al paese di tornare ad un livello accettabile di civiltà, di uguaglianza e di giustizia». «A chi vorrebbe contrapporre giovani e anziani – chiude la segretaria Spi – risponderemo quindi con una piazza piena di uomini e di donne di tutte le generazioni e provenienza per chiedono con determinazione e responsabilità un’Italia diversa e migliore».
Fonte: l'Unità
28 ottobre 2011