Pakistan, camion bomba con mille chili di esplosivo distrugge il Dipartimento di sicurezza
Peace Reporter
E’ accaduto a Karachi nella zona rossa. Diciannove i morti. Centotrenta i feriti. La matrice è talebana.
Mille chilogrammi di materiale esplosivo. E' quanto è stato usato per distruggere il Dipartimento centrale di sicurezza (Cid) di Karachi. Lo rivela a Geo News il capo delle indagini, Iftikhar Tarad, dando così le dimensioni dell'attentato che ieri sera ha ucciso 19 persone, tra cui cinque agenti paramilitari che erano di guardia fuori dall'edificio. Centotrenta i feriti. "La distruzione massiccia provocata dall'esplosione è stata determinata da un camnion che traspostava mille chilogrammi di materiale esplosivo pesante", ha spiegato Tarad. A sferrare l'attacco sono stati almeno quattro o cinque militanti che hanno anche aperto il fuoco contro il personale di polizia schierato a difesa della struttura. Questo ha permesso loro di entrare nel palazzo e, in un secondo tempo, di attivare l'esplosivo.
La matrice è chiaramente talebana. Una fonte della polizia locale ha paragonato l'attentato esplosivo a quello che due anni fa aveva distrutto l'hotel Marriott a Islamabad. Ha lasciato un cratere di tre metri e mandato i frantumi i vetri delle case per un raggio di due chilometri. Il Crime Investigation Department (Cid) è una sezione della polizia che si occupa di antiterrorismo e che è ospitata in una palazzina nella "zona rossa" della capitale, dove sorgono anche la sede del primo ministro della provincia del Sindh, il consolato Usa e due hotel a cinque stelle. È un'area ad alta sicurezza dove mercoledì erano stati portati per essere interrogati alcuni militanti appartenenti a sigle integraliste attive nel nord-ovest del Paese e legate ad Al Qaeda. Gli investigatori hanno ipotizzato che l'attacco potrebbe essere stato organizzato per liberare i prigionieri. Ma non è chiaro se l'azione sia riuscita. L'attentato, avvenuto dopo le 20 (le 16 in Italia), è stato rivendicato subito dopo dal principale movimento talebano Tehrik-e-Taleban Pakistan (Ttp). Dalla Cina, dove si trova in visita, il presidente Asif Ali Zardari ha duramente condannato l'attacco aggiungendo che "il governo non si lascerà intimorire da questi atti di violenza e continuerà la guerra contro il terrore". La strage coincide con un momento in cui Islamabad e gli Usa hanno intensificato l'offensiva militare contro i covi talebani lungo il confine afgano. Da diversi mesi, inoltre, a Karachi è in corso una lunga faida tra gruppi politici che ha causato centinaia di morti, ma che non sembra essere legata ai movimenti integralisti islamici. L'ultimo attentato di matrice terroristica risale invece al mese scorso, contro la tomba del santo sufi Abdullah Shah Ghazi, presa di mira da un kamizake che ha ucciso una decina di fedeli appartenenti alla minoranza mussulmana considerata eretica dai fondamentalisti sunniti.
Fonte:PeaceReporter
12 novembre 2010