Nel 2009 al 5 per mille 420 milioni. Onlus e volontariato al top
La redazione
In rete sul sito Internet dell`Agenzia delle entrate gli elenchi definitivi dei beneficiari del 5 per mille con le scelte espresse dai contribuenti e gli importi assegnati agli enti ammessi al riparto per l`esercizio 2009. Milleproroghe: “Per il non profit situazione peggiorata”.
In rete sul sito Internet dell`Agenzia delle entrate gli elenchi definitivi dei beneficiari del 5 per mille con le scelte espresse dai contribuenti e gli importi assegnati agli enti ammessi al riparto per l`esercizio 2009.
La somma complessiva attribuita quest`anno con le dichiarazioni dei redditi ammonta a 420milioni di euro. Di questi, oltre 412milioni sono stati ripartiti tra gli enti aventi diritto. La parte rimanente, circa 8milioni di euro, non sarà assegnata, invece, perché relativa a scelte espresse a favore di enti esclusi dal beneficio sia per mancanza dei requisiti sia a causa di errori nella procedura di iscrizione. Il richiamo del cinque per mille non ammette soste.
Continuano a crescere, infatti, sia le somme da erogare, 14,5 milioni di euro in più rispetto al 2008, sia il numero dei contribuenti che hanno «esplicitato» la loro preferenza (quasi 1milione in più). Resta comunque immutata la vetta del cinque per mille. Per il quarto anno consecutivo, infatti, i contribuenti hanno indirizzato le proprie preferenze sulla categoria delle Onlus e del volontariato, che riceverà per il 2009 ben 267,7 milioni di euro.
Cambia, invece, l`ordine del podio con gli enti della ricerca scientifica e dell`università che, con 63,6 milioni di euro, scavalcano gli enti della ricerca sanitaria. Questi ultimi, a loro volta, saranno premiati con 61,3milioni di euro. Chiudono la graduatoria i Comuni di residenza del contribuente, ai quali vengono assegnati 13,2milioni, e le associazioni sportive dilettantistiche, cui andranno circa 6,1milioni di euro.
Fonte: www.unita.it
28 febbraio 2011
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Milleproroghe, Csvnet: “Per il non profit situazione peggiorata”
La situazione per il non profit è peggiorata rispetto allo scorso anno. Lo sostiene Marco Granelli, presidente del Csvnet in una nota. “Il Senato ha approvato il 26 febbraio in via definitiva la conversione in legge del decreto milleproroghe; nessuna sorpresa su cinque per mille e agevolazioni delle tariffe postali per il non-profit. Tutto è bene quel che finisce bene per il non profit? In realtà la situazione è peggiorata rispetto allo scorso anno. Il cinque per mille per il 2011 sarà caratterizzato da un tetto dei fondi fissato a 400 milioni di euro, con l'ulteriore vincolo per cui fino a 100 di questi milioni saranno devoluti all'assistenza e ricerca per i malati di Sla”.
“Il problema – prosegue la nota – è che il tetto e il vincolo dei fondi per la Sla snaturano lo strumento del cinque per mille, che così rischia sempre di più di assomigliare ad un fondo statale e quindi di essere sempre meno un modo strutturale con cui i cittadini ogni anno danno una piccola parte delle proprie tasse ad un soggetto privato che opera per l'interesse generale, scelto da loro stessi e riconosciuto dallo Stato perché attua i principi di sussidiarietà e solidarietà”.
“Il cinque per mille deve diventare legge al più presto – commenta Marco Granelli, presidente di Csvnet, il Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato – per realizzare il principio costituzionale di un riconoscimento e sostegno da parte dello Stato al non profit, come soggetto determinante per una società più partecipata, democratica, coesa e solidale, come ha ricordato il presidente della Repubblica lo scorso 5 dicembre”.
Il Milleproroghe permette inoltre di reintegrare nel 2011 le agevolazioni alle tariffe postali per il non profit, tolte dal governo il 1 aprile 2010. Peccato però che i fondi stanziati sono passati dai 273.84 milioni di euro del 2008 ai soli 30 milioni di quest'anno. Le risorse per le agevolazioni basteranno per poco tempo; così il non profit, dopo aver trascorso quasi un anno senza agevolazioni, tornerà tra due o tre mesi al massimo a non avere sconti e a pagare di nuovo la tariffa piena per l'invio delle comunicazioni via posta.
“Tutto questo – continua Granelli – accade grazie a provvedimenti triturati nella logica dei voti di fiducia, dei maxiemendamenti, della contrapposizione politica tra maggioranza e opposizione, del predominio delle singole lobbies di piccoli poteri che impediscono scelte politiche strategiche e lungimiranti di responsabilità e di sviluppo. Il non profit è abituato a portare avanti le proprie attività con le proprie forze, ma non possiamo esimerci, nell'Anno dedicato al Volontariato, dal chiedere a parlamento, governo e mondo della politica di dialogare con il non profit in maniera stabile e paritetica, e di assumere interventi concreti e strutturati come la stabilizzazione del cinque per mille, le agevolazioni fiscali per chi dona risorse al non profit, una maggiore semplificazione normativa che limiti la burocrazia e lo stanziamento di ulteriori risorse da spendere sulle agevolazioni postali per tutto il 2011”, conclude il presidente di Csvnet.
Fonte: www.redattoresociale.it
28 febbraio 2011