‘Ndrangheta: spari contro casa del priore, sospesa processione


Rainews24


L’intimidazione a Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. Il presule aveva deciso di escludere dalla processione pasquale pregiudicati ed affiliati alla n’drangheta.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
'Ndrangheta: spari contro casa del priore, sospesa processione

Esclusi da una rappresentazione religiosa, gli affiliati alle cosche della 'ndrangheta hanno sparato a scopo intimidatorio contro il cancello dell'abitazione del priore della confraternita che organizza il rito, provocandone la sospensione.

E' accaduto a Sant'Onofrio, comune del vibonese, dove ieri e' saltata la tradizionale "Affruntata", manifestazione pasquale durante la quale tre statue raffiguranti Maria Addolorata, Gesu' e San Giovanni vengono trasportate a spalla, da quattro portatori per statua, per simboleggiare l'incontro dopo la resurrezione di Cristo.

L'intimidazione e' stata compiuta sabato sera ai danni del presule della confraternita del Santissimo Rosario, Michele Virdo'. Ignoti hanno sparato due colpi di pistola contro il cancello dell'uomo. In seguito all'intimidazione, il parroco, sentito il vescovo Luigi Renzo, e d'accordo con i carabinieri, ha deciso di sospendere la manifestazione che potrebbe svolgersi domenica prossima.

In passato, secondo quanto e' emerso anche da alcune inchieste giudiziarie, pregiudicati e 'ndranghetisti erano soliti portare a spalla una delle statue come segno di visibilita' e di forza nei confronti della cittadinanza. Una pratica fortemente osteggiata da mons. Renzo, che con una direttiva a tutte le parrocchie della Diocesi ha invitato ad una maggiore prudenza nella scelta dei figuranti. Cosa che
quest'anno, a Sant'Onofrio, e' avvenuta.

Una delle ipotesi su cui stanno lavorando i carabinieri e' che l'esclusione dalla manifestazione possa avere spinto qualcuno a "reagire", sparando contro il cancello del priore della Confraternita che organizza l"'Affruntata".

Insomma "Non c'erano le condizioni per fare l'Affruntata. Il priore, dopo quello che e' successo, non se la sentiva di essere presente e mancando lui non si poteva fare la manifestazione". A dirlo e' stato il parroco di Sant'Onofrio, don Franco Fragala', spiegando i motivi della sospensione dell'Affruntata decisa dopo l'intimidazione
subita dal priore della confraternita.

"C'erano motivi spirituali e di ordine pubblico – ha aggiunto il parroco – che ci hanno indotti a sospendere l'iniziativa. Se sara' fatta domenica prossima? Ancora non lo
abbiamo deciso. Vedremo nei prossimi giorni". Una decisione, quella del parroco, condivisa dal vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Luigi Renzo.

"Ho sentito ieri il parroco – ha detto il presule – al quale ho rappresentato l'opportunita' di sospendere l'iniziativa. Il parroco, d'intesa con i carabinieri, ha quindi deciso di sospenderla anche per evitare che potessero verificarsi fatti gravi".

Il prelato, in questi giorni, non si trova nella sua Diocesi ed e' in contatto telefonico con il parroco. Gia' lo scorso anno, mons. Renzo, aveva inviato una direttiva a tutte le parrocchie della Diocesi sui comportamenti da tenere in occasione dell'organizzazione di iniziative a carattere religioso.

Una direttiva nata anche dall'esigenza di evitare infiltrazioni di esponenti della criminalita' organizzata che, per esempio, a Sant'Onofrio, negli anni scorsi, coglievano l'occasione dell'Affruntata per "mettersi in mostra" davanti
agli occhi dei paesani e riaffermare cosi' il loro potere.

Le indicazioni del vescovo, pur non essendo indirizzate specificatamente a Sant'Onofrio, prevedono, tra l'altro, il divieto degli "incanti" per avere diritto a portare le statue; il divieto di far parte dei comitati organizzatori per i soggetti condannati o con procedimenti penali e la salvaguardia dell'identita' sacra' della festa.

Fonte: RaiNews24

5 aprile 2010

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento