Napolitano stronca il processo breve: “Ricordate il ddl intercettazioni?”
l'Unità.it
Il capo dello Stato parla dei tentativi del Governo di coinvolgerlo nella stesura di leggi in gestazione. E sulla situazione politica dice: “Si va verso una evoluzione benigna”.
''Ho gia' detto che non faccio previsioni'' : cosi' il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito alle tensioni politiche in atto e sulle ipotesi circolate di una fine anticipata della legislatura. Napolitano parla con la stampa a Venezia, dove si trova in visita privata e dove stamani ha visitato la Mostra internazionale di architettura della Biennale.
''Quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni – sottolinea – allora rifletto e adotto e motivo le decisioni''. Per Napolitano, ''attualmente non c'e' che da 'leggere', cercando di non confondersi quotidianamente troppo le idee''. Bisogna, ha ribadito, ''leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati: i tremila punti interrogativi che poi, a un certo punto, si scioglieranno''. ''Io – ha detto il Capo dello Stato – cerco di non sentirmi mai all'inferno''.
Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in merito dell'attuale situazione politica, ''c'e' una grande molteplicita' di idee, sovrapposizioni di ipotesi su cosa succederà''. Per il responsabile del Colle, pero', ''si va verso una evoluzione piu' benigna'', anche se ''siamo nella febbre politica''.
'Su queste cose ho gia' detto tante volte mentre si discuteva della legge sulle intercettazioni. Sapete che fine ha fatto quella legge?'' Cosi' Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, risponde ai cronisti che lo sollecitano sulle indiscrezioni di tentativi in atto da parte del Governo di coinvolgere il Quirinale nella stesura di leggi in gestazione. ''Siete informati'' su quale fine abbia fatto il ddl intercettazioni?'', ha chiesto rivolgendosi ai giornalisti. Alla replica di un giornalista: ''Un binario morto?'', il presidente ha concluso: ''Ecco…''.
Fonte: l'Unità
01 settembre 2010