Napolitano risponde ai tre operai Fiat: “Superare questo grave episodio in attesa dei giudici”
Rainews24
“Cari Barozzino, Lamorte e Pignatelli – scrive il capo dello Stato – ho letto con attenzione la lettera che avete voluto indirizzarmi e non posso che esprimere il mio profondo rammarico per la tensione creatasi alla Fiat Sata di Melfi in relazione ai licenziamenti che vi hanno colpito”.
Giorgio Napolitano esprime "vivissimo auspicio – che spero sia ascoltato anche dalla dirigenza della FIAT – che questo grave episodio possa essere superato, nell'attesa di una conclusiva definizione del conflitto in sede giudiziaria, e in modo da creare le condizioni per un confronto pacato e serio su questioni di grande rilievo come quelle del futuro dell'attivita' della maggiore azienda manufatturiera italiana e dell'evoluzione delle relazioni industriali nel contesto di una aspra competizione sul mercato globale". Il presidente della Repubblica risponde cosi' all'appello dei tre lavoratori della Fiat di Melfi.
La lettera del Presidente della Repubblica
"Cari Barozzino, Lamorte e Pignatelli – scrive il capo dello Stato – ho letto con attenzione la lettera che avete voluto indirizzarmi e non posso che esprimere il mio profondo rammarico per la tensione creatasi alla Fiat Sata di Melfi in relazione ai licenziamenti che vi hanno colpito e, successivamente, alla mancata vostra reintegrazione nel posto di lavoro sulla base della decisione del Tribunale di Melfi".
"Anche per quest'ultimo sviluppo della vicenda – ricorda il capo dello Stato – e' chiamata a intervenire, su esplicita richiesta vostra e dei vostri legali, l'Autorita' Giudiziaria: e ad essa non posso che rimettermi anch'io, proprio per rispetto di quelle regole dello Stato di diritto a cui voi vi richiamate. Comprendo molto bene come consideriate lesivo della vostra dignita' 'percepire la retribuzione senza lavorare'.
Il mio vivissimo auspicio – che spero sia ascoltato anche dalla dirigenza della FIAT – e' che questo grave episodio possa essere superato, nell'attesa di una conclusiva definizione del conflitto in sede giudiziaria, e in modo da creare le condizioni per un confronto pacato e serio su questioni di grande rilievo come quelle del futuro dell'attivita' della maggiore azienda manufatturiera italiana e dell'evoluzione delle relazioni industriali nel contesto di una aspra competizione sul mercato globale".
Fonte: Rainews24
24 agosto 2010