Mons. Schettino: "L’Italia non è razzista, episodi di xenofobia legati al disagio"
Redattore Sociale
Il presidente della fondazione Migrantes commenta l’articolo dell’Osservatore Romano. "Gli episodi di Rosarno hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza. Sconfitto il più debole, l’immigrato".
ROMA- L’Italia non è un paese razzista, ma persistono forme di xenofobia che scaturiscono da particolari situazioni di disagio sociale. Ad affermarlo è stato questa mattina a Roma monsignor Bruno Schettino, presidente della fondazione Migrantes, commentando l’articolo uscito sul quotidiano l’Osservatore romano. “Nella mia esperienza personale di razzismo non ne ho incontrato troppo, piuttosto forme di xenofobia – ha detto Schettino – . Sono momenti particolari di rivolta sociale non determinati da un’opposizione vera e propria verso gli immigrati quanto dall’esplosione di determinati problemi sociali”.
“Gli ultimi episodi (di Rosarno, ndr) hanno messo in evidenza la debolezza del sistema di accoglienza e integrazione- ha aggiunto-. Si è trattato di una lotta tra poveri che ha sconfitto il più debole, l’immigrato. Occorre invece ricreare quel clima di accoglienza che è stato superato dal clima di xenofobia. Contro ogni forma di sfruttamento da parte della malavita bisogna denunciare per alimentare la legalità. L’immigrazione è un problema umano: il migrante è una persona con diritti e doveri che va rispettata sempre”.
Fonte: Redattore Sociale
12 gennaio 2010