Il messaggio di Laura Boldrini
La redazione
È un saluto e insieme un ringraziamento quello che la Presidente della Camera invia ai partecipanti alla Perugia – Assisi.
Nei giorni dell’orrore di Aleppo, nei giorni in cui il mondo – Europa compresa – assiste con distratta impotenza alla immane tragedia siriana, la vostra testimonianza di pace assume un valore ancora più grande. È un saluto e insieme un ringraziamento quello che invio ai partecipanti alla Perugia – Assisi. Donne e uomini, giovani e meno giovani, in marcia contro la rassegnazione, il cinismo, l’indifferenza: per ricordare alle istituzioni sovranazionali e nazionali, ai governi e ai parlamenti, che non si possono chiudere gli occhi sui troppi conflitti che insanguinano il pianeta e che concorrono a provocare le migrazioni forzate di decine di milioni di persone disperate.
Ma la vostra azione è tanto più importante perché chiama ciascun cittadino a sentirsi coinvolto nella costruzione della pace che non può essere unicamente delegata ai potenti della Terra. Le scuole e i Comuni di ogni parte d’Italia che oggi si ritrovano a marciare sono una rete preziosa, senza la quale non potrebbe crescere nessuna autentica cultura di pace.
Stavolta non posso essere con voi perché impegnata a Montecitorio nell’apertura domenicale ai cittadini. Oggi saranno qui con me i bambini di Scampia, anche loro – in un diverso ambito – costruttori di consapevolezza civile e di partecipazione. Ma spero che una delegazione dei promotori e delle promotrici della marcia voglia presto venire alla Camera per illustrare le prossime iniziative e per confrontarci sul modo in cui, ciascuno nelle sue diverse responsabilità, possiamo dare forza alla pace. Anche se il nostro tempo sembra segnato dalla pericolosa demagogia di chi alza muri e evoca scontri di civiltà, è solo dal dialogo tra i popoli e tra le culture che potrà nascere un nuovo ordine internazionale, piu giusto e più stabile.
Laura Boldrini
9 ottobre 2016