Mentre partecipa alla marcia Perugia-Assisi i soldati israeliani irrompono nella sua casa a Gerusalemme


La redazione


E’ successo a Shireen Essawi, dell’associazione israelo-palestinese “Parent’s Circle”. Quante marce dovremo ancora organizzare prima che qualcuno si decida di mettere fine a questa follia?


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Mentre partecipa alla marcia Perugia-Assisi i soldati israeliani irrompono nella sua casa a Gerusalemme

La Tavola della pace denuncia il grave episodio accaduto a Shireen Essawi, uno dei duecento partecipanti internazionali alla Marcia Perugia-Assisi del 7 ottobre.

Shireen è una avvocatessa palestinese, esponente dell'Associazione israelo-palestinese “Parents Circle” che raggruppa persone israeliane e palestinesi che hanno perso i propri familiari nel conflitto e desiderano impegnarsi per mettere fine alla spirale della violenza, dell’odio e della vendetta e costruire la pace.

Shireen ha perso tre familiari uccisi dai soldati israeliani: un fratello di 16 anni, Fadi, ucciso mentre andava a trovare i nonni, uno zio ucciso durante la guerra in Libano mentre studiava all’università di Beirut e la nonna di 70 anni soffocata da una bomba lacrimogena.

Shireen ha partecipato alla marcia Perugia-Assisi dello scorso 7 ottobre e alla settimana della pace insieme ai suoi amici israeliani.

Rientrata a Gerusalemme ha trovato la casa devastata: nella notte fra il il 7 e l'8 ottobre, all’una e trenta, un gruppo di soldati israeliani armati e con il volto coperto dal passamontagna ha fatto irruzione nella sua abitazione, terrorizzando i familiari presenti e sequestrando prima il fratello maggiore Rifa’at di 36 anni, e poi il fratello minore, Shadi, 24 anni, studente universitario.

Una volta sfondata la porta d’ingresso della casa, i soldati hanno messo a soqquadro ogni cosa gettando a terra tutto quello che trovavano.

Durante la perquisizione, i soldati israeliani non hanno dato nessuna spiegazione ai familiari di Sheeren sul motivo dell'irruzione. Non hanno prestato soccorso alla madre, in crisi diabetica, e al padre di Shireen, malato di cuore in preda ad un attacco tachicardico. Hanno inoltre prelevato dei file dal computer di Shireen e dei documenti della sua scrivania.

Il fratello minore, Shadi è ancora in prigione, ma né lui né i suoi familiari sono a conoscenza di quali siano le accuse e a nessuno è stato permesso di vederlo.

“Quante marce dovremo ancora organizzare prima che qualcuno si decida di mettere fine a questa follia?”

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