Mare Nostrum, mare di morti


Alessandro Cardulli


Ormai non fanno quasi più notizia i migranti che continuano a morire nel nostro mare, il Mediterraneo. Avremmo voluto sentir dire da Matteo Renzi cosa intende fare concretamente il governo per mettere con le spalle al muro gli altri Paesi.


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Immigrazione

Ormai non fanno quasi più notizia i migranti che continuano a morire nel nostro mare, il Mediterraneo. Ormai qualsiasi cosa succeda il posto d’onore spetta a Matteo Renzi.  A proposito di corruzione aprendo i lavori della Assemblea nazionale dice che “ chi sa vada dai Pm”. E diventa titolo di apertura, di  Repubblica. O è una banalità perché chi è conoscenza d reati non dovrebbe aver bisogno dell’incitamento di Renzi. Oppure, e non lo crediamo, la stato del Pd è davvero preoccupante. Passi Renzi, segretario del Pd e premier. Già, ma c’è anche la bella vittoria dell’Italia sull’Inghilterra. Si sono fermate le rotative per attendere il risultato, un titolone gli azzurri se lo meritano. Finisce che il nuovo naufragio, si fa per dire visto lo stato  disastroso di barconi e gommoni, trova un titoletto in basso pagina-La cronaca addirittura va cercata verso la ventesima pagina. Ed è una cronaca drammatica,il racconto di una nuova tragedia. Al Porto di Palermo arrivano sulla stessa nave chi è stato salvato e chi ha perso la vita. Da una scaletta scendono i superstiti, dalla poppa viene calata una scialuppa con dieci sacchi bianchi che contengono nove uomini e una donna morti. Scene strazianti  sul molo, un superstite ha assistito allo “sbarco” dei corpi della moglie e del figlio.

Sempre le cronache ,anche a distanza di una giorno dal naufragio, parlano di ricerca dei superstiti. In realtà i morti non sono dieci ma una cinquantina. Perché a circa 48 ore di distanza  solo un miracolo  può far ritrovare qualcuno ancora vivo. Ma in mare i miracoli non avvengono mai.  C’è da contare solo sui soccorsi che la nostra Marina riesce a portare  nel modo migliore possibile, nel quadro di quella operazione “Mare Nostrum” che vede impegnati fino al limite delle possibilità uomini e mezzi. I migranti tratti in salvo in diverse operazioni di intervento sono stati  più di 1800.Inchidesta aperta,ma i fatti sono chiari, come  raccontano i protagonisti. Divisi su due gommoni partiti dalle coste libiche, diretti in  Sicilia, uno dei quali  si è bucato. Ed è stata una nuova tragedia del mare.

Il ministro Alfano, con i sindaci,la Marina,le autorità locali,  hanno messo a punto un piano per far fronte alla nuova emergenza. I rifugiati, perché di questo si tratta vengono inviati in tutte le Regioni,nei Comuni, in alcuni dei quali la Lega rifiuta l’ospitalità. Ma la situazione si fa sempre più esplosiva, nei centri di accoglienza a metà maggio erano presenti più di diecimila persone mentre la capienza massima è di poco più di ottomila.  Il ministro Alfano , la ministra Mogherini lanciano appello all’ Europa. Così dicono non si può continuare,l’Italia, da sola, se non ci saranno interventi  dei paesi dell’Unione sarà costretta a sospendere “ Mare Nostrum”, con  le conseguenze facilmente immaginabili.

Già oggi questo mare, il Mediterraneo, è un mare di morti, più di ventimila si calcola in questi ultimi anni. Ma può bastare solo un grido di allarme? Avremmo voluto sentir dire da Matteo  Renzi cosa intende fare concretamente il governo per mettere con le spalle al muro gli altri Paesi che se ne lavano le mani. Possibile che Francia, Spagna, Germania,Gran Bretagna, tanto per citare dei nomi non abbiamo neppure  una barca,a remi anche, da inviare per dare una mano ai marinai italiani? Possibile che non possano allestire campi di accoglienza superando assurdi vincoli previsti da trattati inutili, anzi dannosi? Il premier e non solo lui afferma che  l ‘Europa deve  cambiare verso,che bisogna battere i pugni sul tavolo. Lo si faccia subito. Si annunci così la presidenza italiana del semestre europeo. Attendiamo i titoli sui giornali.

Fonte: www.articolo21.org

15 giugno 2014

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