Londra espelle il capo del Mossad


Mattia Bernardo Bagnoli


In relazione all’uso di passaporti del Regno Unito nell’assassinio del leader di Hamas, Hamas Mahmoud al Mabouh, in un hotel di Dubai.


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Londra espelle il capo del Mossad

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LONDRA – Sale la tensione fra Gran Bretagna e Israele. Il Regno Unito ha espulso un diplomatico dell'ambasciata israeliana a Londra dove, secondo diverse indiscrezioni riportate dalla stampa, era il responsabile del Mossad, i servizi segreti esterni dello stato d'Israele. Il ministro degli Esteri David Miliband – che oggi e' andato in Parlamento a riferire sull'accaduto – ha dichiarato di aver trovato ''ragioni convincenti'' della responsabilita' d'Israele nell'uso improprio di passaporti britannici. Tutto ruota intorno all'indagine lanciata dal governo britannico per capire chi e come ha clonato i passaporti di alcuni cittadini del Regno Unito per coprire la reale identita' dei sicari che, lo scorso 19 gennaio, hanno ucciso a Dubai Mahmoud al-Mabhouh, un dirigente di Hamas. Molti dei presunti membri del commando omicida – 12 persone su 27 totali, sui quali pende un mandato di ricerca dell'Interpol – avevano passaporti intestati a cittadini britannici e per Londra la clonazione dei documenti ha ''messo a rischio'' i legittimi proprietari. Altri killer viaggiavano con passaporti rispettivamente irlandesi, francesi (quattro) e australiani. Le autorita' di Dubai si dicono certe ''al 99%'' che dietro l'operazione ci siano i servizi segreti israeliani. Miliband, quando i primi dettagli diventarono di dominio pubblico, dichiaro' di essere ''scandalizzato'' per il coinvolgimento d'ignari cittadini britannici – che videro i propri nomi sbattuti sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo, vennero chiamati assassini, tutto senza aver commesso nulla di male – e promise di andare ''al fondo della vicenda'' – con il sostegno del primo ministro Gordon Brown. Poi la svolta. La Serious Organised Crime Agency britannica (SOCA) ha trovato prove della clonazione dei passaporti. E ha consegnato il suo rapporto al governo. La situazione e' cosi' precipitata. Miliband, che doveva essere l'ospite d'onore alla festa per l'inaugurazione della nuova sede diplomatica isrealiana a Kensington, ha annullato la sua presenza. E si e' recato ai Comuni per aggiornare il Parlamento sulla vicenda. ''Un tale uso improprio di questi passaporti – ha detto Miliband – non e' tollerabile da parte del governo. Che questo si accaduto per mano di un governo amico, con profondi legami diplomatici, culturali, economici e personali e' ancora piu' grave. Il governo prende la vicenda molto seriamente. Ho chiesto percio' che un membro dell'ambasciata d'Israele venga rimosso, e questa misura sta venendo applicata''. Le conclusioni del rapporto della SOCA, ha sottolineato Miliband, non verranno pubblicate per intero per ragioni di sicurezza nazionale ma sono state consegnate al Gabinetto che le sta visionando. Il ministro degli Esteri ha rivelato che ''vista la complessita' dell'operazione, durante la quale sono stati prodotti falsi di alta qualita', il governo ritiene che le clonazioni siano state portate a termine dall'intelligence di uno Stato''. ''Visto infine il legame con Israele stabilito dalla SOCA – ha concluso Miliband – abbiamo concluso che esistono ragioni convincenti per credere che Israele sia il responsabile per l'uso improprio dei passaporti''. Immediata la risposta degli israeliani. L'ambasciatore d'Israele a Londra, Ron Prosor, ha espresso ''rammarico'' per la decisione presa da Londra. Di '' rammarico'' ha parlato il ministro degli esteri Avigdor Lieberman, sottolineando che Israele annette grande importanza alle relazioni con la Gran Bretagna e che in ogni caso '' a Israele non e' stata presentata alcuna prova del coinvolgimento del Mossad''. Da Gaza invece un portavoce degli integralisti islamici ha salutato l'espulsione del diplomatico come un ''passo importante'' anche se insufficiente , perche', ha aggiunto, occorre che i responsabili siano arrestati. In Francia la procura di Parigi ha reso noto di aver aperto il 12 marzo scorso un'indagine preliminare per falso e falsificazione di documenti a proposito dei quattro passaporti francesi.

Fonte: Ansa

23 marzo 2010

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