La speranza di pace si allontana dal Nord Kivu
L’Osservatore Romano
Falliti i negoziati tra Governo congolese e ribelli del Movimento del 23 marzo.
È stata ancora una volta frustrata la speranza di pace nel Nord Kivu, l’insanguinata provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo dove alle immense ricchezze minerarie delle sue colline fa riscontro una diffusa povertà degli abitanti e una costante violazione dei diritti umani. Ieri è stato annunciato il fallimento dei negoziati tra il Governo congolese e i ribelli del Movimento del 23 marzo (M23), ripresi in settembre nella capitale ugandese Kampala dopo diversi mesi di sospensione.
“Speravamo di trovare una soluzione che migliorasse le condizioni di vita e l’avvenire in Kivu. Devo annunciare che purtroppo non è stato così e che non abbiamo trovato degli interlocutori determinati come noi ad arrivare a un accordo” ha detto il ministro degli Esteri di Kinshasa, Raymond Tshibanda. Da parte sua, Roger Lumbala dell’M23 ha ribaltato l’accusa, sostenendo che la delegazione governativa non ha accettato di ammetterlo ai colloqui perché avrebbe insultato il presidente Joseph Kabila. Il riferimento di Lumbala sarebbe al sostegno da lui espresso a Etienne Tshisekedi, candidato alle presidenziali del 28 novembre 2011, vinte da Kabila, delle quali si è sempre rifiutato di riconoscere l’esito.
Fonte: L’Osservatore Romano
23 ottobre 2013