La salute è un diritto: l’impegno di Medici con l’Africa


Redattore Sociale


Il Report 2008: 462.051 visite ambulatoriali, 113.757 ricoveri, 138.553 vaccinazioni, 20.643 parti. Sul campo 80 operatori e 40 progetti attivi. "Lavoriamo dentro il sistema sanitario esistente, garantendo sostenibilità e futuro.


CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+
La salute è un diritto: l'impegno di Medici con l'Africa

PADOVA – L'impegno di ogni giorno per garantire agli africani l"accesso alle cure è ciò che da sempre contraddistingue Medici con l’Africa Cuamm di Padova, ong che opera nelle aree più isolate e desolate del continente. Dopo 365 giorni di lavoro continuo è nuovamente giunto il momento di tirare le fila e di presentare il Report annuale 2008. I numeri contenuti nel dossier testimoniano ancora una volta la costanza e la dedizione dei medici italiani che operano insieme al personale locale: nel corso di un anno sono state infatti effettuate 462.051 visite ambulatoriali, 42.266 visite pre e post natali, 113.757 ricoveri, 138.553 vaccinazioni, 20.643 parti. Sono attualmente 40 i progetti in corso di realizzazione in Africa a supporto di 14 ospedali (governativi e diocesani) – di cui 4 di riferimento regionale –, 25 distretti, 4 scuole di scienze infermieristiche e 3 facoltà di Medicina (in Mozambico, Uganda e Etiopia). Nel 2008 sono stati quasi 80 gli operatori presenti sul campo e circa 400 gli operatori locali impiegati.

"Non lavoriamo in isole felici, separate e parallele rispetto al sistema locale, dove il personale è preparato e motivato e ogni cosa funziona a dovere – spiega don Dante Carraro, direttore del Cuamm –: lavoriamo e  costruiamo dentro un sistema sanitario esistente, garantendo così sostenibilità e futuro”. Questa rete di impegno parte dall’Italia e raggiunge Angola, Etiopia, Kenya, Mozambico, Sud Sudan, Tanzania e Uganda, tutte aree dove oltre ai numeri ci sarebbero anche molte storie da raccontare, come quella di Elmano Dos Santos Gomonda. Giovane medico mozambicano, è stato uno dei primi a laurearsi nel 2007 all’Università Cattolica del Mozambico con sede a Beira.

“Prima di lui e dei suoi 15 compagni di corso nessun altro si era mai laureato in Mozambico fuori dalla capitale Maputo dove, fino al 2000, esisteva l’unica Facoltà di Medicina” sottolinea don Dante Carraro. È per questo che il Cuamm ha deciso di affidare a Elmano – in Italia in questi giorni per partecipare al 6° Congresso di Medicina Tropicale tenutosi a Verona – il gesto simbolico di consegna dell’Annual Report 2008 ad alcune tra le realtà che supportano l’impegno dell’ong, ''a testimoniare di persona la cultura dei risultati che impronta da oltre cinquant’anni la quotidiana lotta per la salute per tutti in Africa” come sottolinea il direttore, che aggiunge: ''Siamo particolarmente fieri oggi di avere tra noi il dottor Elmano e di affidare a lui la rappresentazione del nostro lavoro. La sua storia personale di successo e riscatto, come le tante altre che incontriamo ogni giorno nei nostri progetti in Africa, ci rafforza e motiva nel continuare sulla strada dell’equità, dell’efficienza e del monitoraggio delle performance''. Parallelamente alla presentazione italiana, nel corso delle prossime settimane il Cuamm consegnerà l’Annual Report anche agli ambasciatori italiani dei paesi in cui interviene, a testimonianza di una presenza che si rinnova ogni giorno sul campo.

Fonte: Redattore Sociale

18 settembre 2009

CondividiShare on FacebookTweet about this on TwitterEmail to someoneGoogle+

Lascia un commento