La Marcia per la pace non si ferma
Andrea Ferrari
Anche se la nuova amministrazione comunale di Lodi non si stanca di mettere ostacoli e fare sgarbi, la Marcia per la Pace del Lodigiano non si ferma ed è pronta a ripartire, per il nono anno consecutivo. Dopo lo “sfratto” da Palazzo Broletto della rete di associazioni Lodi Solidale, la chiusura dell’Ufficio Pace (con cancellazione […]
Anche se la nuova amministrazione comunale di Lodi non si stanca di mettere ostacoli e fare sgarbi, la Marcia per la Pace del Lodigiano non si ferma ed è pronta a ripartire, per il nono anno consecutivo. Dopo lo “sfratto” da Palazzo Broletto della rete di associazioni Lodi Solidale, la chiusura dell’Ufficio Pace (con cancellazione senza preavviso dell’indirizzo di posta elettronica) e la mancata concessione del patrocinio alla Marcia, l’ultimo dispetto è lo spostamento forzato del punto di arrivo del corteo da piazza della Vittoria a piazza Castello: una decisione comunicata a pochi giorni dall’iniziativa, nonostante l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico fosse stata chiesta il 24 agosto scorso e rilasciata il 28 agosto ed il percorso del corteo, indicante piazza della Vittoria come tappa finale, sia stato autorizzato con una ordinanza dell’8 settembre.
Tutto ciò, per lasciare spazio alla Festa del Cioccolato: un’iniziativa senz’altro piacevole, ma che l’amministrazione non può arbitrariamente favorire a scapito di chi aveva regolarmente chiesto e ottenuto, in abbondante anticipo, l’occupazione della piazza.
Questo ulteriore “contrattempo” non basterà comunque a fermare la Marcia per la Pace.
L’edizione 2017 della manifestazione che coinvolge numerose associazioni no profit, realtà del volontariato e centinaia di singole persone che condividono l’impegno di testimonianza del valore della pace, della cooperazione e dell’integrazione, è infatti regolarmente in programma per sabato 7 ottobre, lungo un percorso che dalla porta sud della città, in zona San Fereolo (ritrovo alle ore 09.30 presso le scuole Arcobaleno, in via Tortini), si svilupperà attraverso i vari quartieri di Lodi fino al centro storico.
Ritorniamo più convinti ed entusiasti che mai a proporre un’iniziativa che in questi anni ha saputo assumere una identità chiara e precisa qualificandosi come importante momento di condivisione di un “arcipelago” di realtà che si ritrovano unite attorno a valori fondamentali che rappresentano un patrimonio comune, con l’intento di collaborare alla crescita di una cultura di pace diffusa ad ogni livello ed in ogni contesto sociale della nostra comunità, dalle istituzioni al mondo della scuola e a quello del lavoro. La coesione tra queste realtà resta forte, anche se dobbiamo registrare con rammarico il disimpegno, se non addirittura l’ostruzionismo, del Comune: è un peccato che l’amministrazione della città non riconosca il valore di questa iniziativa e dell’impegno che le associazioni che aderiscono mettono in campo tutto l’anno, ma noi non siamo interessati a polemiche.
La Marcia per la Pace e ciò che rappresenta è più importante e più forte anche di questi “inconvenienti”
Andrea Ferrari
5 ottobre 2017