La cultura italiana è una ricchezza? Peccato che Berlusconi taglia i fondi. Lettera ai Capi di Stato e di Governo del G8
Articolo 21
Un appello lanciato da 100AUTORI Associazione della Autorialità Cinetelevisiva (autori, attori, lavoratori di cinema, musica, teatro, spettacolo): "Meno cultura in Italia equivale a dire meno cultura nel mondo, noi non lo consentiremo!".
Durante i giorni dei vostri importanti incontri, in occasione del summit dell’Aquila il nostro Presidente del Consiglio vi avrà raccontato di un Paese che ha al centro della sua vita la cultura e l’arte. Vi avrà detto di chiese salvate, di capolavori strappati alla polvere. Vi avrà detto che l’Italia è un museo a cielo aperto, che da noi la cultura è un valore etico e una ricchezza. Eppure in questi stessi giorni, proprio il governo del presidente Berlusconi ha deciso una riduzione violenta dei finanziamenti pubblici alla cultura.
Dal momento che l’arte e la cultura italiana rappresentano non solo un nostro patrimonio ma qualcosa che appartiene al mondo intero, ci preme dirvi che quanto sta per accadere non è un semplice ridimensionamento della produzione artistica italiana, ma è un suo pressochè totale annientamento.
Meno cultura in Italia equivale a dire meno cultura nel mondo.
Noi non consentiremo che questo accada, consapevoli che gli artisti dei vostri paesi non ci lasceranno soli in questa battaglia.
* 100AUTORI Associazione della Autorialità Cinetelevisiva
AMC Associazione Montatori Cinematografici
ANAC Associazione Nazionale Autori Cinematografici
APTI Associazione per il Teatro Italiano
ART Associazione Registi Televisivi
ASC Associazione Scenegrafi e Costumisti
FIDAC Federazione Italiana delle Associazioni Cineaudiovisive
SACT Scrittori Associati di Cinema e Tv
SAI Sindacato Attori Italiani
ZEROPUNTOTRE
Fonte: Articolo21
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11 luglio 2009