La CISL di Bergamo lancia la sfida: “La cittadinanza per la speranza e la sicurezza”
CISL Bergamo
Presentata la “Carta dei diritti e doveri di chi vive l’Italia”. La proposta inviata a tutti i sindaci della Provincia di Bergamo.
Presentata la “Carta dei diritti e doveri di chi vive l’Italia”
“La cittadinanza per la speranza e la sicurezza”
La CISL di Bergamo lancia la sfida
La proposta inviata a tutti i sindaci della Provincia
La CISL di Bergamo lancia la sfida della Cittadinanza, e lo fa con un’azione ai fianchi delle amministrazioni comunali della provincia, “tanto per iniziare”.
“È un’idea che coltiviamo da tempo – ha detto Mimma Pelleriti, della segreteria CISL di Bergamo – e che, con la testardaggine propria dei bergamaschi vogliamo mettere in atto. Dare speranze e sicurezza a chiunque viva in Italia vuol dire mettere le basi per un mondo migliore per domani, e il fatto che siano stati proprio i ragazzi dell’ANOLF a lavorarci con impegno, insieme ai loro coetanei dell’Istituto ENGIM, ci assicura che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta”.
Venerdì scorso 15 giugno, nella sede CISL di Bergamo, si è svolta una “cerimonia” veloce quanto “rivoluzionaria”: a molti giovani “italiani” (riconosciuti o meno dalle Istituzioni) è stata consegnata a titolo di “cittadinanza onoraria” una copia della Costituzione e una pergamena recante gli articoli della “Carta dei diritti e doveri di chi vive l’Italia”, una provocazione che i giovani dell’ANOLF hanno pensato per lanciare la loro iniziativa, partita da un’indagine sui temi del pregiudizio, dell’identificazione del diverso, della convivenza e della coesione sociale, effettuata insieme a alcuni coetanei dell’ENGIM, un istituto professionale della provincia di Bergamo.
I giovani di ANOLF Bergamo, assistiti da Francesco Breviario del Dipartimento Internazionale ISCOS Pace e Legalità, hanno così redatto un documento in dieci punti che toccano diversi aspetti della cittadinanza, dal diritto di voto alla possibilità di entrare nelle forze armate o ricoprire incarichi pubblici, dalla libertà di circolazione al riconoscimento di tutte le culture di chi vive in Italia. “Ogni persona che in Italia nasce o cresce, si forma personalmente e professionalmente ha il diritto di essere italiano, e di essere riconosciuto parte integrante del Paese in quanto cittadino”, recita il primo articolo.
“Chi nasce in Italia e qui va a scuola non può essere considerato straniero – ha detto Pelleriti -.
Faremo una proposta ai 244 primi cittadini della provincia di Bergamo, ai quali chiederemo di aderire alla carta e di conferire la cittadinanza onoraria ai ragazzi nati o cresciuti in Italia che risiedono nei comuni da almeno cinque anni. Un titolo che non ha valore giuridico, ma una forte valenza simbolica”.
Il presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci ha assicurato che “molti sindaci aderiranno, anche se sarà più difficile dove è forte la presenza della Lega, da sempre contraria all'allargamento della cittadinanza”. “Non vogliamo che diventi un tema ideologico o di divisione partitica – ha sottolineato il segretario generale di Bergamo Ferdinando Piccinini –. La nostra è “solo” una battaglia per l'uguaglianza e la coesione sociale”.
“Questo documento vuole appianare tutte le differenze che vengono fatte spesso in modo superfluo – ha concluso Sara Castelli, responsabile di Anolf Giovani di seconda generazione di Bergamo – . Speriamo che questo nostro progetto abbia un seguito e utilizzeremo tutti i canali a nostra disposizione per diffonderlo”.
Stefano Contu, Ufficio Stampa CISL Bergamo