L’Osce: la crisi economica aumenta il numero delle vittime dei trafficanti


Redattore Sociale


L’allarme è stato lanciato ieri a Vienna. La crisi sta riducendo drasticamente il numero di posti di lavoro propriamente detti, rendendo milioni di persone vulnerabili al rischio di cadere nella rete dello sfruttamento lavorativo o sessuale.


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L'Osce: la crisi economica aumenta il numero delle vittime dei trafficanti

BRUXELLES – La crisi economica, tra le sue varie conseguenze nefaste, ha anche quella di aumentare il numero di persone che cadono nelle mani dei trafficanti di esseri umani: è questo l’allarme lanciato oggi nel corso di una conferenza sul trafficking organizzata a Vienna dall’Osce. Hillary Clinton, Segretario di Stato degli Usa, ha aggiunto la sua autorevole voce all’appello di Vienna, chiedendo in un videomessaggio che i paesi Osce raddoppino gli sforzi di prevenzione e lotta al traffico di persone.
La crisi infatti sta riducendo drasticamente il numero di posti di lavoro propriamente detti, rendendo milioni di persone vulnerabili al rischio di cadere nella rete dello sfruttamento lavorativo o sessuale. “Nuove pressioni sull’economia stanno aggravando ulteriormente il problema della tratta di esseri umani, e questa conferenza arriva in un momento di rinnovata urgenza” dice Clinton, che chiama all’appello i paesi Ocse: “Assieme dobbiamo mettere in atto un approccio comune che da un lato colpisca i trafficanti e dall’alto protegga le vittime”.

La conferenza, in corso ieri e oggi, raccoglie oltre 250 esperti per discutere sui metodi di prevenzione di questa schiavitù moderna, che in tempi di crisi sta vedendo aumentare sia la domanda che l’offerta. Si tratta della nona conferenza organizzata nell’ambito dell’Alleanza contro il traffico di persone.
Secondo Eva Biaudet, responsabile Osce per il trafficking, è necessario agire alla sorgente dello sfruttamento, prevenendo le sacche di disoccupazione, le discriminazioni che creano fasce deboli di popolazione, la corruzione delle autorità e la domanda del mercato del sesso e del lavoro nero. Bisogna inoltre, secondo Biaudet, prevenire anche la possibilità che le vittime dei trafficanti che sono state salvate tornino nelle loro mani per mancanza di protezione.

I partecipanti alla conferenza discuteranno anche le migliori prassi di prevenzione, utilizzando un approccio basato sui diritti umani, includendo anche il ruolo che i media possono avere nella prevenzione del traffico. Giornalisti investigativi, documentaristi e fotografi parteciperanno a una tavola rotonda sul ruolo dei media e la loro responsabilità nell’informare sul traffico di esseri umani.

Fonte: Redattore Sociale

14 settembre, aggiornato al 15 settembre 2009

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