L’ira della Boldrini: assurdo morire così
l'Unità.it
È quasi un moto di indignazione e di dolore per la nuova tragedia in mare, quello che viene fuori dalle parole lucide di Laura Boldrini, portavoce dell’Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr).
«Ho sollecitato anche ieri nella mia audizione in Commissione Affari esteri della Camera, un maggiore coordinamento dei mezzi navali presenti nel Mediterraneo, compresi quelli civili e della Nato, allo scopo di salvare vite umane», sottolinea Boldrini. E aggiunge: «Sorprendono questi naufragi nel Mar Mediterraneo in questo momento pieno di mezzi ed è assurdo che si possa morire in questo modo. Se le notizie saranno confermate si tratta di 150 vittime. È indispensabile questo coordinamento tra coloro che operano: mezzi militari e non militari. Del resto coloro che sono impegnati nelle attività di soccorso devono fare i conti con la presenza di navi militari legata agli eventi libici; e, allora, non si può fare a meno di unire le forze in modo efficace».
Continua la portavoce dell'Unhcr: «Se fossero confermate le dimensioni di questa tragedia, si tratterebbe di un evento veramente drammatico, con 150 persone che mancano all'appello. Dobbiamo capire che il flusso di migranti continua ed è presumibile che continuerà massicciamente dalla Libia. Ben 440mila persone sono fuggite dalla Libia verso i Paesi confinanti e di queste in Italia ne sono arrivate meno di 2 mila. Occorre agire in fretta e bene per evitare nuove tragedie».
Fonte: www.unita.it
6 aprile 2011