L’Europa si interroga: esperti, politici e ong si incontrano a Bruxelles
Redattore Sociale
Oggi, mercoledì 20 ottobre, convegno su gli interventi messi in campo nei ventisette paesi dell’Unione europea e le buone prassi sperimentate contro la tratta di minori in Europa.
BRUXELLES – A due giorni dalla giornata nazionale contro la tratta, l'Europa si interroga su strategie, progetti presenti e futuri di contrasto al fenomeno con un incontro in programma domani 20 ottobre a Bruxelles tra esperti, politici, rappresentanti della Commissione europea e di Ong impegnate nel contrasto alla tratta e nel sostegno alle persone trafficate. L'appuntamento organizzato dalla Federazione Internazionale Terre des Hommes e dall’Associazione On the Road ha lo scopo di mettere a confronto interventi messi in campo nei ventisette paesi dell’Unione europea e le buone prassi sperimentate contro la tratta di minori in Europa, in America Latina e nel Sud-Est Asiatico, e sarà l’occasione per presentare e discutere due studi curati da Mike Dottridge e realizzati nell’ambito di progetti co-finanziati dalla Commissione europea.
Il primo dal titolo "Rapporto sulle politiche e gli interventi anti-tratta degli Stati membri dell'Unione europea" è un lavoro realizzato nell'ambito del progetto E-notes (European NGOs Observatory on Trafficking, Exploitation and Slavery), co-finanziato dal Programma Prevenzione e Lotta contro la Criminalità della Commissione europea – DG Home Affairs. Coordinato dall’Associazione On the Road, in collaborazione con ALC/SPRS (Francia), ACCEM (Spagna) e La Strada International, E-notes ha visto il coinvolgimento di organizzazioni non governative e ricercatori/trici di tutti i 27 Stati membri dell'Unione europea. A partire da una dettagliata analisi delle normative e delle politiche di prevenzione, assistenza alle vittime e di contrasto alla tratta, il rapporto fornisce un approfondimento sulle strutture nazionali di coordinamento delle attività anti-tratta, l’identificazione delle vittime, il periodo di riflessione, il ritorno volontario in patria e il risarcimento alle vittime. “Sia a livello normativo che operativo – sottolinea Isabella Orfano, coordinatrice del progetto – esistono ancora forti discrepanze tra i paesi. Nonostante negli ultimi anni molto sia stato fatto per fornire risposte adeguate alle persone vittime di tratta e per contrastare il fenomeno criminale, molto resta ancora da fare, a partire dalla piena implementazione degli strumenti varati a livello nazionale e comunitario. Ci auguriamo che il lavoro realizzato attraverso E-notes fornisca agli Stati membri e all’Unione europea elementi utili per colmare le lacune identificate e, soprattutto, per garantire il pieno rispetto dei diritti umani delle persone trafficate”.
Il secondo studio, "Alla ricerca di buone pratiche contro la tratta di minori: esperienze dall’America Latina, Sud-Est Europa e Sud-Est asiatico", è invece il rapporto che presenta alcune buone prassi di intervento contro la tratta e una serie di raccomandazioni rivolte a governi, Ong, organizzazioni internazionali, organizzazioni intergovernative e altri attori, tra cui l'Unione europea, su come migliorare le azioni anti-tratta e le attività di supporto alle vittime. Il rapporto è stato realizzato dalla federazione Terre des Hommes in collaborazione con altri partner locali. Prioritario, per Terre des Hommes, è distinguere tra tratta di minori e migrazione irregolare di minori soli non accompagnati. In quest’ultimo caso, infatti, occorre valutare di volta in volta le misure più opportune per assicurare la protezione dei minori che stanno fuggendo da situazioni difficili, come conflitti, povertà e discriminazioni.
Fonte: Redattore Sociale
19 ottobre 2010