L’11 settembre di Obama, una giornata di volontariato


L'Unità


La guerra da vincere, se ce ne deve essere per forza una, non è oltre i confini d’America. Otto anni dopo, la memoria dell’attacco più feroce subito dagli Stati Uniti sul proprio territorio nazionale si celebra non come l’inizio di una crociata contro Al Qaeda ma come l’occasione per servire – in pace – l’America.


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L'11 settembre di Obama, una giornata di volontariato

 Il primo 11 settembre della presidenza Obama diventa ufficialmente «La giornata nazionale del ricordo e del volontariato».

Fu Ted Kennedy, l'uomo simbolo della sinistra americana, a proporre con il «Serve American Act» che questa giornata così importante per gli Stati Uniti venisse dedicata all'impegno sociale. La Camera ha approvato la legge con un voto bipartisan che ha sancito l'ennesima rottura dall'era Bush, stabilendo che «il modo migliore per ricordare e onorare le vittime e gli eroi dell'11 settembre» è quello di «chiamare gli americani ad aiutare il loro prossimo, chi ha più bisogno».

Per ricordare gli attentati di otto anni fa, Obama sarà al Pentagono, uno degli obiettivi degli attacchi terroristici, per rendere omaggio a tutti i caduti. Ma la commemorazione più significativa sarà quella dei 250mila americani che in tutti i 50 Stati, nelle grandi città, come nei centri più periferici, offriranno il loro tempo a favore di programmi di solidarietà. A Washington 2.000 persone aiuteranno i veterani ricoverati in ospedale, laveranno le loro macchine e metteranno a posto i loro campi sportivi. Lo stesso a Seattle, dove circa 9.000 persone, tra cui 4.000 dipendenti della Microsoft, puliranno e renderanno agibile un centro per l'infanzia.

Cambiano gli slogan, le parole d'ordine con cui si commemora l'11 settembre. Viene messo definitivamente in soffitta quel «United we stand», («uniti vinceremo») con cui Bush mise tutta l'America a tacere, ancora sconvolta dal crollo delle Torri. Oggi Obama ricorda quella stessa tragedia con lo slogan dal sapore kennedyano «United we serve», come dire «uniti possiamo essere aiutarci l'un l'altro».

Fonte: L'Unità

10 settembre 2009

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