Kabul, attentati contro i britannici nel giorno dell’indipendenza afgana
La Stampa
Cinque attacchi al Brtish Council. Rivendicazione dei taleban: così celebriamo l’anniversario dell’indipendenza dagli inglesi.
Ondata di attentati dinamitardi in Afghanistan nell'anniversario dell'indipendenza dalla Gran Bretagna. Nel mirino degli attacchi, due dei quali realizzati da kamikaze, proprio obiettivi britannici.
Colpita la sede del British Council, l’ente parastatale che promuove i rapporti culturali tra il Regno Unito e il resto del mondo. Subito dopo le esplosioni iniziali, all’interno del complesso sono cominciati a risuonare spari e raffiche di armi automatiche, segno che gli attentatori erano numerosi. Il bilancio provvisorio è di 12 morti, compresi 4 kamikaze. Fra le vittime vi sono agenti della polizia e guardie private mentre i feriti sono almeno una decina.
Un portavoce del ministero dell’Interno afghano, Sidiq Siddiqui, ha detto che ci sono anche «uno o due stranieri rimasti uccisi oppure feriti» senza specificarne la nazionalità.
Attraverso il loro portavoce Zabihullah Mujahid, i talebani hanno rivendicato l’assalto multiplo, preceduto da un messaggio che celebrava il 92° anniversario dell’indipendenza dell’Afghanistan dall’«aggressione britannica», in cui sostengono che gli americani «invasori» oggi, come i britannici allora, «non comprendono le autentiche aspirazioni del popolo afghano». Dopo aver sottolineato che anche «gli invasori americani compiono lo stesso errore», i vertici degli insorti ricordano che «la libertà è un nostro diritto naturale, umano e religioso» e che «la Jihad (Guerra santa) in corso contro gli arroganti infedeli invasori è un nostro obbligo religioso».
Fonte: La Stampa
18 agosto 2011