Italia: il Conto Energia frena, Terra Futura rilancia


Alessandro Graziadei


Dopo una lunga attesa e infinite polemiche ha visto la luce il IV Conto Energia aspettato da molte associazioni di categoria dell’industria dell’energia fotovoltaica italiana.


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Italia: il Conto Energia frena, Terra Futura rilancia

Dopo una lunga attesa e infinite polemiche ha visto la luce giovedì scorso il IV Conto Energia aspettato da molte associazioni di categoria dell’industria dell’energia fotovoltaica italiana che si vedono cambiare, per l’ennesima volta, gli incentivi statalienergia rinnovabile. A quanto pare le novità principali del decreto penalizzano gli investitori italiani che si ritrovano con incentivi del 10% al di sotto di quelli tedeschi. Ma non solo. Il Conto incentiva percentualmente di più chi produce senza autoconsumo, ovvero per fini imprenditoriali se non puramente speculativi, anziché sostenere chi installa impianti destinati a soddisfare le esigenze del proprio stabilimento, come giustamente fanno i tedeschi.

Per SOS Rinnovabili neonata associazione che rappresenta 150 aziende del settore sono possibili anche due class action. La prima è un ricorso collettivo alla Corte Europea di Giustizia che fa seguito alla lettera inviata dal Commissario europeo all’Energia Oettinger al ministro Romani. La seconda è un ricorso al Tar e, spiega SOS Rinnovabili “non è improbabile che si finisca davanti alla Corte costituzionale: perché il provvedimento danneggia le aziende che, pur avendo rispettato le norme di legge vigenti, avranno un diverso trattamento a livello di tariffe incentivanti”.

E proprio di energia e dei suoi futuri e sostenibili sviluppi si parlerà nel corso dell’imminente fiera di Terra Futura dal 20 al 22 maggio 2011 nella Fortezza da Basso, a Firenze. La manifestazione che mette da sempre al centro le “buone pratiche” della sostenibilità sociale, economica e ambientale, attuabili in tutti i campi: dalla vita quotidiana alle relazioni sociali, dal sistema economico all’amministrazione della cosa pubblica, “quest’anno parlerà – ha spiegato Simone Siliani della Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus tra i promotori dell’evento – soprattutto di beni comuni [a cominciare da quello energetico], quei beni che essendo di tutti non possono essere proprietà di pochi e che contribuiscono in modo decisivo alla coesione sociale e alla qualità della vita di individui e comunità”.

In un’area espositiva di anno in anno più ampia e con un calendario di appuntamenti culturali di alto spessore articolato in convegni, seminari, workshop, sezioni espositive, laboratori e animazioni e iniziative speciali, Terra Futura 2011 vuole far conoscere e promuovere tutte le iniziative che già sperimentano e utilizzano modelli di relazioni, governo, consumo, produzione, e finanza sostenibile. Tutte pratiche che, se adottate e diffuse, contribuirebbero a garantire la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta grazie alla tutela di quei “beni comuni” che garantiscono i diritti a persone e popoli.

“Tutto, intorno a noi, parla di beni comuni – ha continuato Siliani – Non vi è aspetto della nostra vita quotidiana nel quale non si incontri un’implicazione di questi valori, materiali e immateriali, che subiscono attacchi diretti o che sono trattati con indifferenza rispetto ad una scarsità pari solo al loro valore”. Aria, acqua, foreste, biodiversità, territorio; ma anche cultura, lavoro, etica pubblica, legalità, solidarietà, sono oggi soggette ad “un consumo compulsivo pilotato da un egoismo proprietario fondato sulla pericolosa illusione di gruppi ristretti di persone della generazione presente, come se non vi fosse domani. E, in effetti, se questo consumo irresponsabile e questa indifferenza culturale continueranno non vi sarà domani, nel senso che le generazioni non egemoni o non presenti oggi disporranno di una quantità e una qualità dei beni comuni assai compromesse”.

Pur partendo da esperienze e legislazioni locali come il "Conto Energia" la fiera intende allargare e condividere la diffusione delle buone pratiche a una dimensione globale, perché internazionali sono i numerosi membri del suo comitato di garanzia, la dimensione dei temi trattati e i relatori chiamati ad intervenire ai tavoli di dibattito e di lavoro; infine, perché lo sono i progetti e le esperienze presenti o rappresentati ampiamente nell’area espositiva, che ospita numerose realtà italiane ed estere. “Torniamo sul bene comune a Terra Futura 2011 – ha concluso Siliani – significativamente a 10 anni dal primo World Social Forum proprio perché il movimento, una moltitudine inarrestabile di gruppi e individui, che ha colorato il pianeta della globalizzazione spinta ha, in fin dei conti, posto da sempre questo tema locale e mondiale”.

E per far coincidere teoria e prassi, la due giorni fiorentina sarà organizzata cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale applicando in ogni aspetto dell’evento quelle buone pratiche che sono al centro della riflessione: carta certificata Fsc, raccolta differenziata, stoviglie ecocompatibili, ristorazione equosolidale e bio e via dicendo. In modo che la visita stessa possa diventare una piccola esperienza di alternative in azione. Ci vediamo a Firenze? Dal 20 al 22 maggio 2011.
 Orari: venerdì 9.00-20.00; sabato 9.30-21.00 (area esterna fino alle 24.00); domenica 10.00-20.00.

Fonte: www.unimondo.org
8 Maggio 2011

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