Iraq: nel 2010 più alto il numero delle vittime


NEAR EAST NEWS AGENCY


E’ di 3.605 il numero dei civili, poliziotti e personale delle forze di sicurezza irachena uccisi nel 2010. Un numero in aumento rispetto alle statistiche del 2009.


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Iraq: nel 2010 più alto il numero delle vittime

Il numero complessivo dei civili e dei poliziotti iracheni uccisi nel 2010 è superiore all’anno precedente. A confermarlo sono i dati ufficiali delle statistiche rese pubbliche nel fine settimana. I ministeri della difesa, degli interni e della salute hanno confermato che solo nel mese di dicembre sono 151 le vittime, tra cui la maggior parte civili (89 civili, 41 poliziotti e 21 addetti delle forze di sicurezza irachene).
A diffondere per prima la notizia è stata l’agenzia AFP, che ha fatto circolare i dati dei tre ministeri, che parlano appunto di 3.605 vittime irachene nel 2010, 124 in più rispetto al 2009. Le statistiche ufficiali mostrano che 271 persone sono state ferite solo nel mese di dicembre tra cui 114 civili: il numero dei feriti nel 2010 scende però complessivamente rispetto a quello del 2009.
Il numero delle vittime per il 2009 e il 2010 è inferiore a quello degli anni precedenti, ma i dati rimangono allarmanti: se è vero che il numero dei civili uccisi rispetto al 2009 si è abbassato, l’incremento del numero nel 2010 si deve però alle morti avvenute tra il personale delle forze di sicurezza irachene. Un incremento dovuto al fatto che mansioni precedentemente affidate alle truppe americane nel paese, sono ora attualmente e sempre di più in mano alle forze di polizia irachene. Al momento 50.000 soldati delle truppe statunitensi rimangono ancora nel paese ma accordi di sicurezza tra Baghdad e Washington prevedono il ritiro delle truppe americane entro la fine del 2011.
Un rapporto preliminare diffuso il 30 dicembre da IBC (Iraq Body Count) un gruppo inglese, forniva dati significativamente più alti di vittime civili, dichiarando però i dati dei civili uccisi nel 2010 come più basso rispetto a quello del 2009.
A ottobre l’Iraq si era guadagnato il quarto posto nella classifica dove e’ più alto il numero delle vittime tra i giornalisti, a causa di perduranti situazioni di conflitto. La denuncia veniva da IPI, l’Istituto della Stampa Internazionale con sede a Vienna che da anni effettua un monitoraggio sulle morti dei giornalisti in quanto obiettivi di guerra, a causa della loro professione, o uccisi nel corso del loro lavoro di documentazione.
Secondo i dati IPI, tra il 2003 e il 2008, con l’invasione Usa dell’Iraq, 267 giornalisti sono stati uccisi in Iraq, ma il numero e’ diminuito notevolmente nel 2009, con 4 giornalisti uccisi contro i 14 del 2008 e i 42 del 2007.

Fonte: NenaNews

3 gennaio 2010

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