IO+TE=NOI. I volontari di Adelfia
Volontari Servizio Civile Adelfia BA
La nostra PerugiAssisi: la Marcia del 9 ottobre non è stata solo un cammino. È stata il sorprendente annullarsi di ogni discriminazione, l’amalgamarsi di tutti i colori di pelle, culture e tradizioni.
di Alessandro Laera, Nunzio Santoro, Mina Tassi, Volontari Servizio Civile Comune di Adelfia (BA)
Lo scorso 9 ottobre si è svolta la marcia della pace, percorso di 25 km dall’alba nebbiosa di Perugia al sereno tramonto della piazza di San Francesco, nella Rocca Maggiore di Assisi. “La marcia della pace – racconta Mina Tassi, volontaria del Servizio Civile Nazionale – non è solo un cammino. È il sorprendente annullarsi di ogni discriminazione, l’amalgamarsi di tutti i colori di pelle, culture e tradizioni. È quel momento in cui se pur per un brevissimo lasso di tempo, l’apatia, l’indifferenza, le guerre, il terrorismo e le violenze vengono meno. La marcia è quel momento in cui centomila anime mettono da parte le proprie storie e le proprie differenze e abbracciano un’unica causa, quella appunto della pace”.
Sono passati 55 anni dalla prima marcia promossa da Aldo Capitini, il cui intento era quello di testimoniare a favore della pace e della fratellanza dei popoli. Contro guerre e violenza, ma soprattutto per “vincere l’indifferenza”, come recita lo striscione più grande della manifestazione, si sono mosse centomila persone tra cui i rappresentanti di 96 province, gonfaloni di comuni italiani, bandiere francesi, slogan tedeschi e persino vessilli stellati dell’Europa, senza dimenticare le insegne di Rifondazione, di Amnesty, di Emergency e di Libera. Presenti, inoltre, decine di scolaresche da tutta Italia, come quella di Amatrice, i cui alunni erano lì “per provare a rinascere e guardare avanti” dopo l’atroce terremoto che ha colpito la loro terra.
Tra le fila, pronti a condividere ed unirsi al phatos che aleggiava nell’aria, c’erano anche i nostri rifugiati, tra cui gambiani in cerca di asilo, in fuga dal loro paese “schiavo di una dittatura da oltre vent’anni”, nigeriani, maliani, afgani, tutti presenti volontariamente e attivamente. La marcia, a tal proposito, ha ribadito l’importanza dell’accoglienza e della solidarietà nei confronti di tutti coloro che quotidianamente rischiano la vita in cerca di aiuto e protezione internazionale. Lo striscione che recitava “Benvenuto straniero” ha dato senso alla manifestazione, Così come ribadito da Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace e organizzatore della marcia: “La pace non è qualcosa di astratto, non è la sola mancanza di guerre. La pace è anche solidarietà per le tragedie degli altri popoli, la pace è accoglienza per la gente che fugge dalle tragedie”. Anche Papa Francesco ha inviato un saluto e la sua benedizione ai partecipanti auspicando che “la manifestazione contribuisca a suscitare sempre più viva la consapevolezza che la guerra distrugge sempre e con essa si perde tutto”.
Grazie al viaggio, organizzato dalla Cooperativa sociale SoleLuna di Bitritto, noi del Servizio Civile Nazionale del gruppo IO+TE=NOI di Adelfia, abbiamo avuto l’occasione di partecipare a questa entusiasmante esperienza, di cui in precedenza avevamo solo sentito parlare. In cammino, al nostro fianco, giovani accomunati dall’idea d’essere parte di un tutto che si mosso, non senza sacrifici, per un percorso in cui l’aria respirata era strana, atipica, un’aria di condivisone e di fratellanza.
Tra canti e balli, incontri inaspettati e nuove conoscenze che porteremo nel cuore l’esperienza della marcia ha rappresentato per noi un esempio di cittadinanza attiva per essere nel nostro piccolo promotori di pace.
Tutti insieme possiamo muoverci contro l’indifferenza, contro chi dice «me ne frego», per essere «soldati della bellezza» in lotta contra la bruttezza e le storpiature della nostra comunità di appartenenza.
Condividiamo l’appello di Flavio Lotti che ha sostenuto l’importanza della marcia “contro l’indifferenza delle istituzioni internazionali, ma anche di tutti coloro che dicono ‘io non c’entro”.
di Alessandro Laera, Nunzio Santoro, Mina Tassi, Volontari Servizio Civile Comune di Adelfia (BA)
19 ottobre 2016