Intercettazioni: oggi tutti al Pantheon dalle 15 alle 18. Riparte la mobilitazione contro il bavaglio ai media


Rainews24


La manifestazione del ‘Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo’ è indetta per dire di nuovo no al reiterato tentativo del governo di imbavagliare l’informazione con una legge sulle intercettazioni. L’Aula della Camera esaminerà il testo sulle intercettazioni nella prima settimana di ottobre.


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Intercettazioni: oggi tutti al Pantheon dalle 15 alle 18. Riparte la mobilitazione contro il bavaglio ai media

Oggi in piazza del Pantheon a Roma alla manifestazione del 'Comitato per la liberta' e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo' contro le iniziative del governo per "imbavagliare l'informazione con la legge sulle intercettazioni", interverranno anche blogger e internauti per scongiurare le norme cosiddette "ammazza blog".

Il comma 29 dell'art. 3 del ddl intercettazioni su cui l'esecutivo sembra pronto a porre la fiducia prevede infatti che "per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro 48 ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilita' della notizia cui si riferiscono". La mancata rettifica nei termini comporterebbe per il blogger una sanzione pecuniaria sino a 12 mila euro.

Il movimento hacker si e' gia' messo in moto e sta pianificando interventi dimostrativi online, cavalcando anche l'entusiasmo del boom elettorale del partito dei pirati tedesco durante le elezioni del parlamento federale berlinese, dove ha ottenuto 15 seggi su 141, con l'8,9% dei voti. Anche la gente comune si sta organizzando, tanto che nelle ultime ore il numero di chi ha assicurato la sua partecipazione alla manifestazione del 15 ottobre, a Roma, indetta dagli 'indignati' e' salito vertiginosamente e ha superato quota 14mila. Su Twitter e' un susseguirsi di cinguettii che cercano di pubblicizzare la notizia e di suscitare una reazione positiva contraria alle indicazioni governativa: "no al bavaglio al web" e' il grido del social network. Ma e' soprattutto nelle chat-room private che si stanno gia' valutando quale sia il modo migliore per mettere in pratica un "gesto di protesta che metta in ginocchio chi di censura vuole ferire".

Fonte: Rainews

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