In sella! Dalla Valle Olona ad Assisi a pedali, nel nome della pace


La redazione


Prende il via oggi l’iniziativa Bicipace, una “ciclo-spedizione” alla Marcia per la Pace del 25 settembre 2011. Leggi le tappe del percorso, partecipa anche tu!


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In sella! Dalla Valle Olona ad Assisi a pedali, nel nome della pace

Ciclisti nel nome della pacifica convivenza tra i popoli, dalla Valle Olona e dall'Alto Milanese al cuore verde d'Italia, l'Umbria.
In occasione della Marcia della Pace, manifestazione ormai cinquantenaria che si terrà domenica 25 settembre prossimo con arrivo nella splendida cittadina umbra patria del Santo più amato dagli italiani, Bicipace (http://bicipace.org)  e Legambiente, con la collaborazione di Bicincittà, Ciclobby onlus e Coordinamento milanese “Pace in comune” organizzano una “ciclospedizione” che in una settimana raggiungerà Bastia Umbra, sede di partenza della Marcia che anche quest'anno richiamerà migliaia e migliaia di partecipanti.
Con questa avventura a due ruote il coordinamento Bicipace, composto da diverse associazioni presenti sul territorio altomilanese (da quelle ambientaliste a quelle a vocazione sociale), intende non solo onorare gli alti ideali della non-violenza e dell'ambientalismo, ma anche il proprio trentennale. L'anno prossimo saranno infatti trent'anni dalla nascita di Bicipace, che ogni anno nel mese di giugno chiama a raccolta da tutta la zona dell'Asse Sempione un gran numero di ciclisti della domenica e non per un festoso ritrovo presso la Colonia Elioterapica di Turbigo, a due passi dal Ticino.
 
Il percorso per i ciclisti
 

Il “pellegrinaggio laico” dei ciclisti sarà accompagnato da un'auto e un furgoncino come mezzi d'appoggio e trasporto bagagli. Cinque saranno i pedalatori che si muoveranno dalla Valle Olona e dintorni (Marnate, Olgiate, Castellanza, Busto Arsizio) per raggiungere la piazza del Municipio di Rho (MI) e lì unirsi a un folto gruppo di amici che percorrerà più di 600 chilometri verso la meta. Il viaggio verrà documentato da foto e post pubblicati in tempo reale sul sito di Bicipace http://bicipace.org
 
Di seguito le tappe:       
                                           
-sabato 17/9  Rho-Gragnano Trebbiense (PC) Km  90  
-domenica 18/9 Gragnano-Guastalla (PR) Km 103
-lunedì 19/9 Guastalla-Ferrara Km   90
-martedì 20/9 Ferrara-Cesena  Km   80
-mercoledì 21/9 Cesena-Pennabilli Km 70
-giovedì 22-9 Pennabilli-Gubbio        Km  90  
-venerdì 23/9 Gubbio-Perugia (Bastia Umbra)   Km 54   
-sabato 24/9 Bastia Umbra

Le ragioni di una scelta
 
«Nell’idea di fratellanza dei popoli si riassumono molte delle scelte urgenti che dobbiamo fare per superare la crisi che stiamo vivendo» scrivono gli organizzatori della spedizione ciclistica, elencando un vasto programma di cambiamento della società: «riscoprire la nostra umanità, mettere le persone al centro dell’economia e non più il contrario, riconoscere i diritti dei più poveri e dei più deboli e non continuare a calpestarli, gestire l’accoglienza e non i respingimenti, batterci contro le povertà e le disuguaglianze sociali e non più aumentarle, investire sui giovani e non disperdere la nostra principale ricchezza», e ancora «ridare piena dignità al lavoro e ai lavoratori in tutto il mondo, investire sull’educazione, sulla cultura e sulla formazione, difendere il pluralismo, il diritto e la libertà d’informazione, cambiare consumi e stili di vita personali e collettivi smettendo di distruggere e sprecare i beni comuni; ripudiare nei fatti la guerra e la sua preparazione, tagliare le spese militari; sul piano politico costruire l’Europa dei cittadini e la Comunità del Mediterraneo, democratizzare e rafforzare l’Onu, mettere fine al traffico delle armi e impegnarsi a costruire la pace in Medio Oriente, nel Mediterraneo, in Africa e ovunque nel mondo; contrastare l'accelerazione del cambiamento climatico legata all'impatto delle attività umane, rompere la schiavitù dai combustibili fossili e proteggere l’ambiente; costruire, infine, le città dei diritti umani e non le cittadelle dell’odio e dell’esclusione, investire sulla società civile e sul volontariato, investire sulla cooperazione a tutti i livelli anziché sulla competizione selvaggia, promuovere la globalizzazione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà contro la violenza, le guerre, le mafie, la corruzione, la censura, gli egoismi, il razzismo e la paura».
 
«Purtroppo» scrive a nome di Bicipace Flavio Castiglioni, «siamo ancora qui a parlare del valore aggiunto che avrebbe potuto portare una vera cultura della PACE alla nostra ormai irriconoscibile società civile. Ci stiamo svuotando dei valori, dei principi, delle emozioni, delle conoscenze, delle culture senza accorgerci che stiamo diventando delle merci».
Problemi non solo strettamente legati a guerre e violenze, che anche in questo tumultuoso 2011 non hanno mancato di mostrare il loro volto, ma che coinvolgono più in generale tutto uno stile di vita e un'economia di cui si colgono  segnali di sofferenza pesante, con la crisi dei mercati e della politica che pretenderebbe di governarli mentre ne è, ahinoi, governata.
«Noi crediamo però che ci sia ancora spazio per un confronto su questi temi» prosegue Castiglioni, che sarà fra i cinque pedalatori “varesotti” sulla rotta per Assisi. «Abbiamo il compito di promuovere una cultura diversa da quella che oggi ci sta portando alla deriva».
Anche per questo, accanto alla consueta organizzazione di pullman di Bicipace che partiranno da diversi centri grandi e piccoli dell'Alto Milanese, un gruppo partirà all'avventura in bicicletta, per vedere un'Italia “slow”, più a misura d'uomo, e vivere un viaggio più vicino a quello degli antichi pellegrini “romei” che lungo la mitica via Francigena andavano ad Sanctum Petrum per impetrare una grazia o guadagnarsi la via del cielo.
 
La Marcia
 

“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
(articolo 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)
 
La Marcia Perugia Assisi si svolgerà nella sua XIX edizione domenica 25 settembre 2011, aprendosi con lo stesso slogan che il perugino Aldo Capitini, il “Gandhi italiano”, educatore, poeta e figura politica dell'antifascismo, utilizzò cinquant'anni fa il 24 settembre del 1961: “PER LA PACE E LA FRATELLANZA DEI POPOLI”. Parole semplici e chiare, dette da chi aveva visto due guerre mondiali con il loro lascito di orrori e lutti irreparabili, e ne temeva una terza nell'era delle armi nucleari e del mondo diviso tra Est e Ovest, blocco sovietico e NATO.
«Un solo essere, purché sia intimamente persuaso, sereno e costante, può fare moltissimo, può mutare situazioni consolidate da secoli, far crollare un vecchiume formatosi per violenza e vile silenzio»: così nel 1966 Capitini avrebbe riaffermato le ragioni dell'ottimismo, per un presente e un futuro meno drammatici del passato.«Aver mostrato che il pacifismo, che la nonviolenza, non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta, con un proprio metodo che non lascia un momento di sosta nelle solidarietà che suscita e nelle noncollaborazioni, nelle proteste, nelle denunce aperte, è un grande risultato della Marcia».

Per il coordinamento BICIPACE
Flavio Castiglioni cell. 3355463960
flacast@libero.it
http://bicipace.org

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