In Medio Oriente per costruire ponti e per abbattere muri
Floriana Lenti
Ha preso il via ieri sera la Marcia Perugia-Assisi a Gerusalemme. Nella Piazza di Betlemme si sono riuniti oltre 400 partecipanti italiani. Un gesto simbolico in una piazza che racchiude tanti significati umani, spirituali, sociali.
Ha preso il via ieri sera la Marcia Perugia-Assisi a Gerusalemme. Nella Piazza di Betlemme si sono riuniti oltre 400 partecipanti italiani. Un gesto simbolico in una piazza che racchiude tanti significati umani, spirituali, sociali. Il Sindaco della città Victor Batarseh ha accolto la delegazione ed ha ricordato che “Betlemme, malgrado la sofferenza e l’oppressione che sta vivendo, ha fede nella pace, la pace è benedetta da Dio e deve fondarsi sulla giustizia, sull’unione, e sul rispetto dei diritti umani”.
Il Governatore Abdul Fatah Hamayel ha spiegato: “Alcuni di voi conoscono quello che sta accadendo, altri hanno cercato di seguire la stampa, qualcuno ha letto i giornali, ma i media non hanno trasmesso tutta la verità. Siamo nel terzo millennio e l’unico popolo a pagare l’occupazione siamo noi. Purtroppo i governi israeliani mettono in campo solo una politica di distruzione della Palestina. Noi ancora aspettiamo e resistiamo per arrivare ad una soluzione: un nostro stato indipendente e libero. Come ha detto Obama: è arrivato il tempo per mettere fine alla sofferenza del popolo palestinese; però bisogna spezzare le immagini della menzogna e ridare verità a quello che accade, soprattutto attraverso i media e la stampa. Mi auguro che siate testimoni di quello che accade nei territori palestinesi occupati”. Molto incisivo il Console Francesco Santillo ha incalzato: “Il nostro obiettivo in questi giorni sarà quello di avviare insieme percorsi di collaborazione futura. L’Italia è molto presente in Medio Oriente e il Comitato promotore da anni è attenta ed impegnata a costruire percorsi di pace e dialogo”. Padre Ibrahin Faltas ha dichiarato: “Questa è un’iniziativa grandissima. Di grande aiuto per i cristiani di Betlemme che devono riconquistare la propria terra. Dal 2000 al 2005 sono andate via oltre 3000 persone”.
La serata di ieri è stata caratterizzata anche dall’arrivo di Alessandro Bacci e Crucciani Emanuele, i due vigili del fuoco umbri partiti l’1 ottobre che hanno consegnato la bandiera della pace, che porta le firme degli amministratori umbri, agli organizzatori della missione di pace. Hanno percorso oltre 600 km portando anche messaggi di pace dalla regione di Aldo Capitini e di San Francesco. Dopo il rapporto dettagliato sulla condizione di Gaza fatto da Allegra Paceco delle Nazioni Unite, Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore ha ringraziato la città per l’ospitalità, invitando tutti i partecipanti ad aprire i cuori all’ascolto e al dialogo.